Il Napoli ha ufficializzato l’acquisto di Philip Billing del Bournemouth, che arriva in prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro. Scopriamo insieme chi è questo giocatore e come può tornare utile alla squadra di Antonio Conte.
Chi è Philip Billing?
Philip Billing è un centrocampista danese, mancino, 193 centimetri d’altezza, classe 1996. Giocatore con una più che discreta esperienza in Inghilterra: 112 presenze in Championship e 152 in Premier League tra Huddersfield e Bournemouth. Esperienza internazionale pressoché nulla invece, non avendo mai giocato le competizioni europee e avendo disputato soltanto 5 partite con la maglia della propria Nazionale.
Calciatore interessante della fascia media di Premier League, che ha spesso avuto meno copertura mediatica di quella che avrebbe meritato – soprattutto in Italia.
Per caratteristiche, è un giocatore molto contiano. Un ibrido – non per livello, ma per tipologia di giocatore – tra le due mezzali titolari del Napoli: André-Frank Zambo Anguissa e Scott McTominay. Ha i numeri difensivi per fare la riserva del camerunense, ma è anche un giocatore discretamente bravo a giocare nello stretto – in rapporto alla sua struttura fisica – e che trova la porta con regolarità, ha un ottimo senso dell’inserimento, attacca bene lo spazio e calcia molto bene, anche da fuori area. A testimonianza di questo, i suoi 10 gol e 10 assist messi a referto in Championship nella stagione 2021/2022 e le 7 reti dell’anno successivo in Premier League – tutte senza calciare rigori. Numeri da trequartista più che da giocatore che lotta in mezzo al campo.
Queste sono le sue qualità, mentre se vogliamo trovare un difetto, quello più lampante è la sua lentezza, comprensibile data la stazza. Tuttavia, questa caratteristica potrebbe pesare meno in Serie A rispetto alla Premier League, visto che il campionato italiano ha ritmi meno alti. Inoltre, il Napoli è una squadra organizzata e compatta, cosa che potrebbe nascondere meglio i suoi limiti rispetto al contesto inglese.
Negli ultimi tempi il suo ruolo al Bournemouth si è ridimensionato, con appena dieci spezzoni giocati nella stagione in corso – per scelta tecnica e non per problemi fisici, è un giocatore integro sotto questo aspetto. L’arrivo di Andoni Iraola ha ridotto il suo spazio rispetto alle stagioni precedenti, complice la concorrenza di giocatori come Lewis Cook, Ryan Christie e Taylor Adams. Questo cambio di status rende il trasferimento al Napoli un’opportunità importante per rilanciare la sua carriera in un contesto competitivo diverso.
Come sarà utile Billing per il Napoli?
Parliamo chiaramente di un giocatore che arrivera per fare le veci del partente Michael Folorunsho, che Conte già utilizzava raramente. Considerando che il Napoli è fuori anche dalla Coppa Italia e giocherà solo una volta a settimana fino a fine stagione, è prevedibile che il minutaggio per Billing sarà piuttosto limitato, ma era necessario l’acquisto di un centrocampista per sopperire all’eventuale assenza di una delle due mezzali. Per caratteristiche tecniche e anagrafiche, il colpo sembra in linea sia con le necessità che con le richieste dell’allenatore leccese.
Questo acquisto potrebbe escluderne un altro di cui si vociferava negli scorsi giorni, quello del talento italiano del Chelsea Cesare Casadei: più che una scelta tecnica o economica, sembra una questione numerica. Considerando anche la possibile evoluzione tattica di Giacomo Raspadori, che potrebbe giocare da mezzala per aggiungere qualità alla manovra come Conte stesso ha dichiarato, il tecnico salentino potrebbe ritenere sufficiente avere un unico giocatore oltre a Billy Gilmour, soprattutto se questo, come detto, è in grado di coprire sia il ruolo di Anguissa che quello di McTominay.
Dal punto di vista economico, infine, l’operazione è vantaggiosa e intelligente: il giocatore arriva in prestito con diritto di riscatto, quindi, se non dovesse convincere, tornerà in Inghilterra senza obblighi di alcun tipo per il club partenopeo.
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