rivelazioni Serie A

Le 10 migliori rivelazioni di questa Serie A

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Anche questa stagione di Serie A è giunta al termine. Il campionato è stato lungo e particolarmente sorprendente, e ancor più degli altri anni ci sono state delle rivelazioni: tanti giocatori dai quali non ci si aspettava molto, perché non erano particolarmente noti o perché non erano mai arrivati a certi livelli, e che invece hanno reso oltre ogni più rosea aspettativa. Ne abbiamo selezionati dieci.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Khvicha Kvaratskhelia

Il 2022 del Napoli è stato segnato dagli addii di tante figure entrate nella storia recente del club, tra cui quello, preventivato già dal mese di gennaio, di capitano Lorenzo Insigne. La società era quindi alla ricerca di un’ala sinistra e Cristiano Giuntoli l’ha pescata dall’Europa dell’est, formalizzando l’acquisto già durante l’inverno. L’impatto di Kvaratskhelia con la Serie A è stato devastante: la sua capacità di saltare l’uomo l’ha reso un rebus irrisolvibile per ogni difesa che ha affrontato. Le sue giocate catturano l’occhio ma sono anche estremamente utili alla sua squadra, tanto da essere riuscito ad arrivare in doppia-doppia alla prima stagione a Napoli: 12 gol e 10 assist. Ha permesso al Napoli di fare quel salto di qualità tanto atteso dai tifosi e ha trascinato la squadra a uno Scudetto mai veramente in discussione – tanto da vincere il premio per l’MVP della Serie A alla sua prima annata nel campionato italiano –, e ai quarti di finale di Champions League – traguardo mai raggiunto dal club partenopeo in tutta la sua storia.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Kim Min-jae

Se sostituire Insigne non era semplice, un compito ancor più proibitivo, ai limiti dell’impossibile, sembrava quello di trovare un difensore che avrebbe preso il posto di Koulibaly. Anche in questo caso, Giuntoli non ha acquistato un top player affermato. Al contrario, all’ombra del Vesuvio è arrivato Kim, un difensore sudcoreano proveniente dal Fenerbahçe, tra i mugugni di una parte della tifoseria napoletana. Anche stavolta è stata però la società ad avere ragione, perché il classe 1996 si è fin da subito dimostrato solido, affidabile e valido anche in fase di costruzione, tanto da formare con Rrahmani una coppia di centrali pressoché insuperabile. Nella sua stagione si possono contare soltanto due momenti di black out: gli ultimi minuti della vittoria casalinga contro l’Udinese, con tanto di scuse via social, e l’andata dei quarti di finale di Champions League, in cui ingenuamente si fa ammonire e squalificare per il ritorno. Al netto di questi due nei, la sua stagione è stata praticamente perfetta e senza altri cali di concentrazione. Proprio questa sua continuità di rendimento ha assicurato al Napoli uno scudetto ipotecato già con mesi di anticipo e alla fine vinto con la miglior difesa: soltanto 28 gol subiti.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Nicolò Fagioli

Nicolò Fagioli è stata una delle pochissime luci della stagione dei bianconeri. Non era facile per un giovane emergere nella Juventus di quest’anno, per tutto ciò che è successo alla squadra e intorno a essa, eppure lui si è imposto come titolare del centrocampo di Max Allegri nel girone di ritorno, tanto da vincere il premio di miglior Under-23 del campionato. Il ragazzo piacentino tornava dal prestito alla Cremonese, dove era stato protagonista della promozione in A dei grigiorossi sotto la guida di Fabio Pecchia, ma in massima serie aveva giocato soltanto i minuti finali di una partita contro il Crotone nel febbraio 2021, ai tempi della Juve di Andrea Pirlo. Viste le assenze del reparto, Allegri ha saputo fare di necessità virtù, dandogli spazio e venendo ripagato dalla tecnica e dalla personalità del ragazzo. Sul campo, la sliding door della sua stagione sono stati i due gol consecutivi segnati a novembre: con il primo ha deciso, da subentrato, l’insidiosa trasferta al Via del Mare di Lecce, tirando da fermo dal limite dell’area e mettendo il pallone sotto al sette; con il secondo ha chiuso sul 2-0 il derby d’Italia contro l’Inter, complice la deviazione di Gosens. Da quel momento, Allegri non ha potuto più farne a meno. Il terzo e ultimo gol stagionale è arrivato contro gli ex-compagni della Cremonese, ancora con un tiro dal limite dell’area, stavolta forte e teso.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Rasmus Hojlund

Nella stagione appena conclusa, l’Atalanta è dovuta andare in cerca di nuove certezze, dopo che, per la prima volta nell’era-Gasperini, ha mancato la qualificazione alle coppe europee. Il principale volto di questa squadra un po’ diversa da come eravamo abituati a vederla risponde al nome di Rasmus Winther Hojlund, è danese e ha solo 20 anni. Attaccante longilineo e abile nel colpo di testa, sa anche giocare spalle alla porta e servire i compagni, e alla sua prima stagione in Italia il suo score recita 10 gol, segnati spesso da subentrato. Hojlund ha infatti realizzato una rete ogni 189 minuti, in pratica una ogni due partite. Quello che colpisce però non sono soltanto i gol, ma la varietà di soluzioni che può offrire nonostante la giovanissima età: se alcune reti sono da “opportunista” e da rapace d’area di rigore, ce ne sono tante altre in cui ha mostrato ottime capacità tecniche, come quella contro il Verona da fuori area. Il ragazzo deve sicuramente sgrezzarsi, ma ha tutto per avere un futuro più che radioso.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Ivan Provedel

Nell’estate del 2022, la scadenza dei contratti di Reina e Strakosha lasciava di fatto la Lazio senza portieri. La scelta di Igli Tare è stata quella di affidare la porta biancoceleste a Luís Maximiano, reduce da una stagione ad alti livelli al Granada. Dopo la clamorosa topica del lusitano alla prima giornata, quando si fa espellere per aver controllato il pallone con le mani fuori dall’area di rigore, Sarri si affida all’altro acquisto, Ivan Provedel, arrivato per svolgere il ruolo di secondo portiere. L’ex Spezia fa però così tanto bene da diventare il titolare e non uscire mai più dal campo in tutto il campionato. La sua carriera si era finora svolta a cavallo tra le squadre di medio-bassa classifica di Serie A e in Serie B, in cui nel 2020, ai tempi della Juve Stabia, si tolse la soddisfazione di segnare una rete di testa ad Ascoli. A questi livelli però non c’era mai arrivato, e adesso è diventato il titolare di una big del nostro calcio, portandola al secondo posto a suon di parate e di clean sheet, questi ultimi ben 21 – il numero più alto di questa Serie A –, che gli sono valse il premio di miglior portiere della stagione.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Federico Baschirotto

Nessuno avrebbe scommesso sull’esplosione di questo ragazzo da difensore centrale, anche perché in carriera ha quasi sempre svolto il ruolo di terzino destro. Portato a Lecce da Pantaleo Corvino dopo un’ottima stagione in B nell’Ascoli di Andrea Sottil, Baschirotto è stato gettato fin da subito nella mischia da Baroni, viste anche le indisponibilità del reparto. Il ventiseienne veneto ha dimostrato grande forza fisica, ma anche maturità nella lettura delle situazioni. Lo aveva fatto capire già a inizio campionato, quando nella gara del Maradona ha cancellato completamente dal campo Victor Osimhen. Occasionalmente è anche tornato a fare il terzino, ma principalmente Baroni si è affidato alla “strana coppia” di centrali formata da lui e Samuel Umtiti e alla fine ha raggiunto l’obiettivo salvezza, che da quelle parti mancava da un po’ di tempo. Era da oltre un decennio, infatti, che i salentini non disputavano due campionati di Serie A consecutivi, con l’ultima salvezza datata 2011. Non va sottovalutato, nel raggiungimento di tale obiettivo, il lavoro di Baschirotto nell’altra area di rigore, quella avversaria, con i suoi gol contro Atalanta e Milan, ma soprattutto quello nello scontro diretto di Cremona.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Carlos Augusto

Vi avevamo già segnalato questo profilo in estate tra i giocatori più interessanti delle neopromosse, essendo stato uno dei protagonisti principali della cavalcata del Monza verso il suo primo, storico campionato di Serie A. Chi ha puntato su di lui al Fantacalcio avrà sicuramente fatto un affare: i suoi 6 gol e 5 assist lo rendono il difensore che ha partecipato a più reti in Serie A, mentre nei primi cinque campionati europei soltanto Frimpong del Bayer Leverkusen ha fatto meglio. L’esterno brasiliano non ha minimamente risentito del salto di categoria ed è diventato un punto cardine del 3-4-3/3-4-2-1 di Raffaele Palladino. Un motorino instancabile sulla fascia, che partecipa a entrambe le fasi e dal quale partono quasi tutte le azioni più pericolose dei brianzoli.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Lewis Ferguson

Quest’anno il Bologna è stato una delle squadre più sorprendenti del campionato, arrivando persino a coltivare il sogno europeo. Il merito è certamente di Thiago Motta, uno degli allenatori più interessanti del panorama calcistico italiano, ma anche di una squadra dall’altissimo tasso tecnico, soprattutto a centrocampo, reparto che il tecnico italo-brasiliano ha forgiato in modo da offrire quella che forse è la migliore proposta offensiva delle squadre di seconda fascia. Il nome nuovo nel reparto è quello di Lewis Ferguson, scozzese classe 1999, che parte dalla posizione di trequartista ma spesso si abbassa per dialogare con i compagni di centrocampo. L’ex Aberdeen possiede anche ottime capacità balistiche, che gli hanno permesso di realizzare 7 gol, l’ultimo nella gara finale del campionato dei bolognesi, con un destro dal limite dell’area che si insacca dopo aver colpito il palo interno, forse il vero manifesto della sua stagione.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Tommaso Baldanzi
https://youtu.be/XDgZlEyzKFI

Classe 2003, Tommaso Baldanzi potrebbe essere soltanto il prossimo nome ad aggiungersi alla lunga lista di giocatori che si sono affermati nell’Empoli, che tra i tantissimi comprende i neo-campioni d’Italia Di Lorenzo, Mario Rui e Zieliński e quelli uscenti Bennacer e Krunić. Principalmente ha giocato da trequartista nel 4-3-1-2/4-3-2-1 di Zanetti, e ha dimostrato soprattutto una grande qualità nel piede sinistro. Quattro i gol segnati, di cui certamente il più memorabile è quello decisivo a San Siro contro l’Inter, dove finalizza un’azione da lui stesso iniziata e rifinita da Bajrami. Il ragazzo di Poggibonsi ha chiuso il suo ottimo campionato in anticipo per vestire la maglia della Nazionale Under-20 e partecipare al Mondiale di categoria, dove sta sorprendendo tutti. Non a caso ha già attirato su di sé le attenzioni di Roberto Mancini, che nel maggio del 2022 lo ha convocato per uno stage con la Nazionale Maggiore.


Le migliori rivelazioni della Serie A – Boulaye Dia

Nel suo caso il discorso da fare è un po’ diverso rispetto agli altri giocatori. Dia non è certo l’ultimo arrivato, ha anche segnato un gol in semifinale di Champions League contro il Liverpool nella passata stagione. Le premesse per fare bene c’erano tutte, però non aveva mai avuto una tale media realizzativa. I suoi 16 gol in campionato lo piazzano al terzo posto nella classifica dei cannonieri dopo Osimhen e Lautaro, e rappresentano lo score più elevato mai raggiunto da un giocatore della Salernitana. Pur essendo il destro il suo piede forte, i suoi gol più iconici della stagione sono stati quelli segnati con il sinistro a giro: quello pesantissimo contro il Verona nel girone d’andata e quello nel derby contro il Napoli al Maradona, che ha fissato il punteggio sull’1-1 rimandando la festa scudetto degli azzurri e dando ai granata lo slancio emotivo definitivo per la salvezza.

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