EURO 2024

Dieci deliranti domande da porsi su EURO 2024

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Siamo di nuovo in quel periodo calcistico: EURO 2024 è alle porte e non riusciamo a pensare ad altro. Prima di una competizione internazionale il mood degli appassionati è sempre alle stelle, al punto da non riuscire a dormire la notte pensando alla grande festa di sport e di calcio a si sta per assistere. Le bandiere colorate, gli stadi gremiti, le sfide che diventeranno un pezzo di storia, le “classiche” tra le superpotenze calcistiche. Non vediamo l’ora che si cominci, insomma.

Tuttavia, a tenere sveglio me, questa volta, ci sono state anche una ristretta cerchia di quesiti a cui cercherò di rispondere in questo articolo. Articolo di cui, manco a dirlo, nessuno sentiva il reale bisogno, se non forse il sottoscritto e le sue inseparabili turbe mentali. Quindi mettetevi comodi, prendete in mano il calendario dell’Europeo e cercate di seguirmi in questo viaggio attraverso dieci deliranti domande che mi sono fatto prima di EURO 2024.


Ma la Georgia ha qualcosa a che fare con la Georgia stato americano?

    La risposta più adatta a questa domanda in realtà sarebbe «studia». Purtroppo, nonostante il mio percorso di studi decente, ho notato con un certo disagio che questa piccola domanda creava dei veri e propri buchi nel mio già di per sé fragile amor proprio. Quale modo migliore per esorcizzare questa sensazione di inadeguatezza se non metterne tutti i lettori di CeC al corrente?

    Comunque, no, non c’entra una mazza. E il fatto che gli occidentali la chiamino Georgia – da una radice greca che ha a che fare con l’agricoltura – non ci deve far dimenticare che per i locali il nome è Sakartvelo, derivato da Kartlos, considerato padre di tutti i georgiani. La Georgia degli Stati Uniti d’America invece si chiama così in onore di Giorgio II d’Inghilterra. Estremamente originale, davvero.

    Se prendo l’Impero Romano nel suo periodo di massima estensione, raccolgo almeno un pezzetto di tutte le nazioni di EURO 2024?

    Di recente si pensa spesso all’Impero Romano, e io mi sono chiesto: cavolo, ma possibile che fosse così grande? La risposta è facile facile e la vedete in queste due opinabilissime Top 11 che ho costruito, una basata sul mix delle nazioni di EURO 2024 che sono state almeno toccate dall’Impero, e la seconda invece sulle nazioni di EURO 2024 che chiameremo “barbare”.

    Top 11 imperiale: Thibaut Courtois; Kyle Walker, Virgil van Dijk, Alessandro Bastoni, Theo Hernández; Nicolò Barella, Toni Kroos, Bernardo Silva; Kylian Mbappé, Harry Kane, Cristiano Ronaldo.

    Top 11 barbarica: Kasper Schmeichel; Nathan Patterson, Joachim Andersen, Jannik Vestergaard, Callum Robinson; Christian Eriksen, Scott McTominay, John McGinn; Rasmus Hojlund, Lawrence Shankland, Jonas Wind.

    Sì, avete capito bene, la seconda è uno strano mix di Scozia e Danimarca. Sì, confermo, l’Impero Romano era decisamente grande. Sì, manca anche a me, come non potrebbe.

    Quanti giocatori con nomi venuti fuori dal Signore degli Anelli ha convocato la Turchia stavolta?

    Più divertente del calcio frizzantino della Turchia di Vincenzo Montella c’è solo il cognome di alcuni dei convocati, che ricordano abbastanza da vicino i nomi che potrebbero caratterizzare un clan orchesco proveniente dalla Terra di Mezzo. L’esempio lampante è quello di Müldür, ma un nome solo non basta per creare una legione di dissennati e malvagi servi dell’Oscuro Signore – Montella, per l’appunto. Quindi ecco arrivare in fila anche Akgün, Bertuğ (Yıldırım), Özcan, Yüksek, Güler, Kaplan e Günok. Un esercito degno di Mordor, tanto per fare la cit.


    Chi è il giocatore più giustamente valutato di questa edizione dell’Europeo?

    Si fa un gran casino sui sopravvalutati e sui sottovalutati che quest’estate affolleranno, a dire dell’uno o dell’altro opinionista, i campi da calcio della Germania. Ma dei giustamente valutati non parla mai nessuno. Sarà che non fanno scandalo? Sarà che conviene poco parlarne perché si scomodano i poteri forti? Chi può dirlo. Io vi lascio un piccolo sondaggino su quelli che secondo me sono i giocatori più giustamente valutati di tutto l’Europeo.

    Scapolottina numero 1: Róbert Boženík.

    Scapolottina numero 2: Pedro Neto.

    Scapolottina numero 3: Jakub Moder.

    Divertitevi a capire prima di tutto chi sono, in seguito che stagione hanno fatto, e infine a decidere chi è il più giustamente valutato dei tre – spoiler: Boženík. Se mi rapiscono per quest’inchiesta conto su di voi.


    Se EURO 2024 fosse tutto un sogno, sarebbe il sogno di chi?

    Facile: di Francesco Totti. Prossima domanda, non intendo elaborare oltre AO.

    Perché nella foto dei convocati dell’Olanda Denzel Dumfries è precisamente al centro del quadrato, come se fosse il capitano, e ci guarda carico a molla?

    Sulla prima domanda mi sono dovuto arrendere. Per posizione in campo, senso e valore assoluto del giocatore non c’è assolutamente nessun motivo per cui Dumfries dovrebbe stare lì. Sembra quasi che venga messo sullo stesso piano di van Dijk, ritratto poco sotto mentre compie lo stesso gesto. A parte che poi non si capisce niente, tutti i giocatori sono sparsi in giro per la foto in modo così casuale che mi viene da pensare che il posto da occupare sia stato estratto a sorte. Ma davvero Dumfries è l’uomo copertina della Nazionale olandese?

    Sul perché sia carico a molla invece ho qualche sospetto più fondato, che ha a che fare con un certo terzino sinistro della Francia con cui fare scintille nel girone. La faccia di Dumfries è palesemente quella di una persona che sta pensando «botte botte botte botte botte» e non intendo il contenitore, no.

    Qual è la cosa più scandalosa che potrebbe succedere ad EURO 2024?

    A lungo i miei pensieri sono stati irrequieti al riguardo. Senza sfondare eccessivamente il limite di plausibilità, la peggior casistica secondo me è quella di una rivoluzione sul fronte tedesco-inglese. Viste le esclusioni eccellenti dei Lions e della Mannschaft sarebbe assolutamente fattibile fondare nel poco tempo che rimane prima della manifestazione uno stato cuscinetto anglo-teutonico figlio soltanto del rancore dei non convocati, che poi schiererebbe la sua nazionale, prendendo con la forza bruta il posto della Svizzera. Una sorta di club degli scarti che cerca vendetta, allenato da quello che sembra essere, al momento, il più facinoroso narcisista del parterre allenatori liberi mondiale: Massimiliano Allegri.

    Una squadra brutta in maniera infame nonostante la qualità a disposizione, che si accontenta del pochissimo che serve per portare a casa la pagnotta e naturalizza Bernardeschi per fargli fare il quinto a sinistra a centrocampo e che uscirebbe solo ai quarti contro la Francia, in una partita orrenda e nervosa come un Cerbero dantesco, una manifestazione di anticalcio talmente purulenta che porterebbe tutti gli spettatori a sciacquarsi gli occhi con l’acido muriatico, una belva informe di immani, mortifere proporzioni. Certo, non vincerebbe niente, ma lascerebbe un messaggio indelebile: se esiste Dio, allora deve esistere anche il Diavolo.

    Cavolo questa domanda mi è scappata un po’ di mano. Passiamo alla prossima.


    Gioca ancora Denis Alibec?

    Ma certo che sì fratelli miei! Il mio ex-primavera dell’Inter ex-wonderkid di FM ed ex-calciatore preferito calca ancora i verdi campi della Romania assieme al mio altro ex-primavera dell’Inter ex-wonderkid di FM preferito, George Alexandru Pușcaș. Si potrebbe qui aprire un’interessante dissertazione su un certo amore per le punte rumene dimostrato dall’Inter in quegli anni, ma non è il luogo né il tempo. Sapere però che la Nazionale tricolorii ha la potenzialità di schierare una coppia di questa insana potenza nostalgica mi turba. Le cose belle mi rendono triste.

    Quali sono le partite più quotate per un’invasione di campo?

    Che importa? Tanto la UEFA non ce le fa vedere. È inaccettabile che si limiti la creatività dei tifosi in questa maniera, anche perché si potrebbe scrivere un articolo sugli imbarazzantissimi minuti di telecamere fisse sui volti sconcertati dei giocatori mentre l’invasione ha luogo. Dai, corte suprema del calcio europeo, ammettilo: le invasioni di campo sono divertenti se non si fa male nessuno. È una specie di partita a guardie ladri in cui le guardie di solito vengono messe in ridicolo di fronte a decine di migliaia di spettatori. Perché non allargare il campo anche ai milioni che raggiunge la televisione?

    Comunque, la risposta alla domanda è semplice: quelle con CR7 dentro.

    Qual è la squadra che ha meno probabilità in assoluto di vincere ΕURO 2024?

      Una persona che pondera con attenzione le proprie parole farebbe un’attenta analisi costi-benefici di tutte le rose a disposizione dei commissari tecnici e poi direbbe la Polonia – o forse la Romania, ma ha Alibec e Pușcaș. La Polonia non ha Alibec e Pușcaș. Io mi sento fuori rotta oggi, quindi nomino una nazionale che è chiamata all’impresa più difficile in assoluto, ai limite dell’impossibile: vincere l’Europeo due volte di fila. Inserire l’emoji del gufo, e forza Azzurri.

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