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La nascita dei migliori gesti tecnici del calcio

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Cucchiaio

Tra i gesti tecnici del calcio, forse il più famoso per noi italiani, grazie alle magistrali esecuzioni con la maglia azzurra da parte di Francesco Totti e Andrea Pirlo. La sua nascita avvenne però in occasione della finale dell’Europeo del 1976, quando il cecoslovacco Antonín Panenka assicurò alla sua Nazione una storica vittoria proprio con questo rigore calciato con leggiadria – ancora oggi in diverse parti del mondo questo modo di calciare dagli unici metri porta il suo nome.

Doppio passo

Quello che è tra i gesti tecnici il cavallo di battaglia di Cristiano Ronaldo, trova le sue origini all’inizio del secolo scorso, quando Pedro Calomino, idolo del Boca Juniors, inventò questa giocata – chiamata pedalada in Sud America. Successivamente fu adottata anche dall’olandese Law Adam e dall’italiano Amedeo Biavati, colonna portante del Bologna che tremare il mondo fa degli anni Trenta.

Elastico

È una delle giocate preferite dai giocatori di tutto il mondo, i massimi interpreti di questa rapida finta nel corso della storia sono stati i brasiliani Rivelino e Ronaldinho. L’inventore dell’elastico è però il nippo-brasiliano Sergio Echigo, che, durante la permanenza nelle giovanili del Corinthias, utilizzò spesso questa giocata. Nel 1964 poi iniziò a condividere lo spogliatoio proprio con Rivelino, che apprese e migliorò successivamente l’elastico, rendendolo famoso anche in mondovisione.

Foglia morta

Questo beffardo modo di calciare le punizioni fu inventato dal campione del mondo 1958 e 1962 Didi, costretto a tirare con l’interno del piede a causa di una slogatura alla caviglia, imprimendo un effetto discendente e difficile da intercettare per il portiere. In Italia divenne famoso grazie a Mario Corso.

Gol olimpico

Si chiama così il gol realizzato direttamente da calcio d’angolo, poiché un importante gol di questo stampo venne realizzato dalla Nazionale argentina contro l’Uruguay campione Olimpico in carica. A differenza di quello che si possa pensare, però, il primo a segnare in questo modo fu lo scozzese Billy Alston nel 1924, solo pochi mesi prima rispetto a quello ben più celebre di Cesáreo Onzari che diede il nome a questo tipo di marcatura. In Italia uno specialista era sicuramente Massimo Palanca, anche se si sprecano le leggende su Enrico Candiani.

Maledetta

Tra i vari gesti tecnici possibili su punizione, il metodo recente e più famoso è stato inventato da Juninho Pernambucano, prima di essere assimilato anche dal maestro Andrea Pirlo. Il trucco è non colpire il pallone con tutto il piede, ma con le prime tre dita, come racconterà lo stesso Pirlo nella sua autobiografia.