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Tutto quello che c’è da sapere su Marcus Thuram all’Inter

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Proprio quando sembrava tutto fatto con i cugini rossoneri del Milan, l’Inter si è inserita repentinamente nella trattativa per Marcus Thuram, riuscendo ad avere la meglio. Il francese arriverà dunque a Milano, ma nella sponda nerazzurra, accendendo ulteriormente il clima rovente che in questi ultimi anni ha accompagnato il Derby della Madonnina. Thuram era in realtà già da tempo nel taccuino di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio, basti pensare che due stagioni fa era stato scelto come sostituto di Lukaku e che sarebbe con ogni probabilità arrivato alla Beneamata se non fosse stato per la rottura parziale del legamento collaterale mediale del ginocchio nella quale incappò. Ora invece all’Inter ci è arrivato davvero, ed è pronto a dimostrare il suo valore.


La carriera di Marcus Thuram

Figlio del difensore Lilian, leggendario calciatore di Parma e Juventus, nasce nel 1997 proprio nella città parmigiana, un anno prima che suo padre alzasse al cielo la Coppa del Mondo.

Inizia a calcare i campi di calcio però in Francia, e dopo aver trascorso cinque anni nelle giovanili dell’Olympique de Neuilly e del Boulogne-Billancourt, approda al Sochaux, squadra che lo farà debuttare tra i professionisti.

Dopo due stagioni di cadetteria in Borgogna, arriva il debutto in Ligue 1 con la maglia del Guingamp, squadra con la quale arriva anche in finale di Coupe de la Ligue nel 2019 – dopo aver eliminato PSG e Monaco proprio con due suoi gol.

Nella stagione 2019/2020 si trasferisce in Germania, al Borussia Mönchengladbach, per circa 9 milioni di euro. Qui debutta e segna i suoi primi gol prima in Europa League e poi in Champions League – competizione nella quale affronta anche l’Inter di Antonio Conte, eliminandola ai gironi.

Dopo aver fatto tutta la trafila delle Under nazionali, le buone prestazioni con i Fohlen gli hanno fatto conquistare la chiamata della Nazionale maggiore. Nel 2022 si è laureato vicecampione del mondo con la Francia, perdendo in finale contro l’Argentina di Leo Messi – suo l’assist per il 2-2 di Mbappé dei tempi regolamentari.

Quanto è costato Thuram all’Inter?

L’aspetto che rende il profilo di Thuram particolarmente appetibile è il fatto che sia un free agent. Il suo contratto con il Borussia Mönchengladbach scade infatti il 30 giugno 2023, ed è dunque possibile acquisire le prestazione del calciatore a parametro zero, ovvero senza pagare il costo del cartellino.

Questo significa che l’Inter ha acquistato Marcus Thuram in maniera gratuita? Naturalmente no, perché a bilancio andranno comunque lo stipendio del giocatore – tendenzialmente più alto del solito per gli acquisti a parametro zero – e la commissione da pagare all’agente – che viene pagata per ogni trasferimento, ma anche in questo caso tendenzialmente è superiore quando si tratta di free agent.

In questo caso pare che il francese firmerà un quinquennale da 6 milioni netti a stagionesecondo Calcio e Finanza 7,8 lordi, grazie al Decreto Crescita –, mentre per le commissioni non sono emerse delle cifre certe, ma secondo quanto riporta Gianluca Di Marzio sarebbero scese notevolmente rispetto alle richieste di qualche mese fa – per cui probabilmente non avranno un impatto a bilancio così negativo.

Il colpo è stato indirettamente finanziato dall’addio di Edin Džeko, che – senza considerare aspetti più complessi come bonus e commissioni – pesava annualmente a bilancio circa 12 milioni di euro.


Che giocatore è Marcus Thuram e come può aiutare l’Inter

Marcus Thuram è un giocatore molto forte fisicamente, alto 192 centimetri e pesante circa 90 chilogrammi. Nonostante la sua possanza fisica, è però un giocatore che per certi versi somiglia davvero poco sia a Edin Džeko che a Romelu Lukaku.

Marcus è infatti un attaccante dotato di una più che discreta velocità e che fa del dribbling una delle sue arme più utilizzate – 75 tentati e 42 riusciti (56%) nell’ultima Bundesliga. È un giocatore che attacca molto bene la profondità, ma che in situazioni di stallo offensivo il pallone preferisce andare a prenderselo, e che spesso e volentieri punta e salta l’uomo, una caratteristica che – salvo l’uscente e mai davvero efficace Tucu Correa – è mancata e manca nel reparto offensivo dei nerazzurri. Motivo per il quale potrebbe giocare in coppia sia con Lautaro che con Lukaku, qualora venisse rinnovato il prestito di quest’ultimo. Inoltre è un attaccante discretamente propenso al sacrificio e al rientro in difesa, aspetto che potrebbe dare una mano a Lautaro – spesso chiamato a fare gli straordinari nelle ultime annate, soprattutto in coppia con il Cigno di Sarajevo.

Non è un giocatore che ha mai segnato caterve di gol in carriera, ma nella sua ultima annata – la migliore a livello realizzativo, con 16 reti e 7 assist – ha comunque una partecipazione diretta al gol ogni 117 minuti – per darvi dei metri di paragone, Lukaku nel 2022/2023 ha partecipato a una rete ogni 95 minuti, Lautaro ogni 106, Džeko ogni 161, Correa ogni 201. Nonostante un tiro molto potente non è dunque un grande finalizzatore – quest’anno primo in Bundesliga per tiri (3.1 a partita), tiri in porta (1.5 a partita) e xG (16.55) ma primo anche per grandi occasioni da rete mancate (19) –, ma compensa questa mancanza con gli assist per i compagni – spesso cercati anche con giocate di fino, come il colpo di tacco. E a proposito di dribbling e gol, quando si trova a tu per tu con il portiere avversario ha il “vizietto” di saltarlo, una qualità non proprio comune negli ultimi anni – non a caso il suo idolo calcistico è Ronaldo Luís Nazário de Lima.

È un ragazzo di grande personalità e carisma, ma anche uno che ha dovuto affrontare dei momenti della sua carriera nei quali ha commesso delle sciocchezze penalizzanti per la squadra. Nel 2018 ha lasciato il Guingamp in dieci uomini al 7′ di gioco per aver sferrato un colpo ad un avversario – con conseguenti tre turni di squalifica –, ma l’episodio peggiore da questo punto di vista è arrivato nel dicembre del 2020, quando è stato espulso e squalificato per sei giornate per aver sputato in faccia a Stefan Posch – giocatore che, a meno di trasferimenti all’estero, ritroverà in Serie A. Un momento di follia pura per il quale Marcus chiese immediatamente scusa a tutti, prendendosi le sue responsabilità.

Insomma, Thuram è un giocatore ancora da sgrezzare per certi aspetti, ma proprio per questo ha ancora ampi margini di miglioramento. A prescindere da tutto ciò, è già adesso un profilo molto interessante, a maggior ragione perché è arrivato a condizioni economicamente convenienti, un aspetto non trascurabile in generale e in particolar modo per la situazione finanziaria dell’Inter.

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