Newcastle Howe

Una nuova era per il Newcastle

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A St. James’ Park le stagioni in cui la squadra di casa, il Newcastle United, volava in alto grazie alle prodezze di grandi campioni del calibro di Alan Shearer sono un lontano ricordo. Negli ultimi anni i Magpies hanno collezionato annate anonime e ben due retrocessioni – 2010 e 2017.

Tutto questo, però, ora sembra stia cambiando. Se si guarda la classifica della Premier League, infatti, chi si era abituato a cercare il Newcastle nelle ultime posizioni, spesso tra i pretendenti al ritorno in Championship, rimarrà sorpreso vedendo la squadra del profondo nord in cima, a pochi punti dal primo posto.

Ripercorrendo il cammino della squadra del Tyneside nell’ultimo anno e mezzo, si può comprendere come gli ottimi risultati che sta collezionando nella stagione 2022/2023 non siano casuali, ma il frutto di diverse vicende che hanno coinvolto il club inglese.


Nuova proprietà e nuovi investimenti

A seguito di una trattativa lunga circa due anni, il 7 ottobre 2021 il proprietario del Newcastle Mike Ashley ha venduto la società al consorzio formato dal Public Investment Fund (PIF), PCP Capital Partners e RB Sports & Media. Il controversissimo fondo d’investimento controllato dal principe Mohammed bin Salman ha acquistato l’80% delle quote del Newcastle, mentre le altre due società il 10% l’una. Con l’ufficializzazione della notizia, molti sono stati i tifosi che hanno festeggiato, entusiasti delle prospettive future e di essersi liberati della proprietà precedente.

Se inizialmente l’obiettivo della società e dei supporter era la salvezza, in quanto i Magpies al momento del takeover saudita non avevano ancora conquistato una vittoria da inizio stagione e occupavano l’ultimo posto in classifica, pian piano le ambizioni intorno al club sono cambiate, considerando dopo anni di vuoto la possibilità di puntare in alto. La società, diventata ora la più ricca del mondo, possiede proprietari che, entro la fine del decennio, vogliono collezionare regolarmente trofei e giocare in Champions League.

Nella sessione di mercato invernale post acquisizione – gennaio 2022 –, il club del nord d’Inghilterra si è subito attivato, spendendo oltre 100 milioni di euro per portare a St. James’ Park i giocatori giusti per assicurarsi la sopravvivenza nel massimo campionato inglese e mettere le basi per le stagioni future. Sono arrivati così Kieran Trippier, che ha deciso di tornare in Inghilterra dopo tre anni con l’Atlético Madrid, l’attaccante del Burnley Chris Wood, il difensore del Brighton Dan Burn, Matt Targett in prestito dall’Aston Villa e, per una cifra superiore ai 40 milioni di euro, Bruno Guimarães dal Lione.

L’arrivo di Eddie Howe

L’8 novembre 2021, a un mese e mezzo dall’inizio della prima sessione di mercato con fondi più cospicui da cui attingere, il primo vero acquisto del Newcastle è stato quello di un nuovo allenatore, chiamato a sostituire il leggendario Steve Bruce: Eddie Howe.

Dopo undici anni nel sud dell’Inghilterra alla guida del Bournemouth, durante il quale ha conquistato tre promozioni con i Cherries e assicurato la sopravvivenza in Premier League per ben cinque stagioni, Howe ha deciso di accettare una nuova sfida e con la firma del contratto ha messo a tacere le voci che poco prima davano – tra gli altri – Antonio Conte, Unai Emery e Paulo Fonseca in lizza per la posizione.

Con Howe il Newcastle ha cambiato il proprio sistema di gioco, diventando molto più offensivo, senza dimenticare di coprirsi dietro. Se Bruce proponeva un 3-5-2, il nuovo allenatore è passato a un 4-3-3. La squadra ha imparato a occupare meglio gli spazi e ad attaccare meglio in verticale. Joelinton è stato uno dei principali beneficiari dell’arrivo di Howe, insieme a Ryan Fraser, Fabian Schär e Jonjo Shelvey; in parte questo è dovuto alle loro capacità tecniche e attributi fisici: tutti sono adatti al calcio che Howe vuole giocare. Anche i terzini sono essenziali per lo stile di Howe e ha dato la priorità al rafforzamento nel reparto con Trippier e Targett nella prima finestra di mercato disponibile. Lo scopo è quello di attaccare sulle fasce, fornendo cross in area e calci piazzati.

La nuova aggressività davanti e l’offensività della squadra è dimostrata anche dai numeri. Il Newcastle sta registrando il maggior numero di tiri per partita dal 2013/2014 e il maggior numero di tiri in porta da quando il club si è qualificato per la Champions League con Sir Bobby Robson nella stagione 2002/2003. Per partita, i loro xG, i tocchi nell’area avversaria, i passaggi in area e il possesso medio sono ai livelli più alti dalla promozione del 2017.

Dopo tempo e con il duro lavoro, Howe è riuscito a cambiare l’ambiente nel club, a partire dalle sessioni di allenamento sempre più intense e competitive, cercando di impostare una mentalità vincente, creando una squadra coesa e proponendo un nuovo calcio.

Il fit di Howe con il Newcastle si è rivelato perfetto, la sua dedizione e la sua attenzione ai dettagli sono stati un antidoto necessario ad anni di deriva e, sostenuto dal mercato, ha portato la squadra a un nuovo livello.


Stagione 2021/2022

Prima dell’arrivo dell’ex Bournemouth in panchina, il Newcastle si trovava in uno dei suoi peggiori momenti degli ultimi anni. Se la stagione precedente la retrocessione era stata evitata, i risultati della prima parte di stagione puntavano tutti verso il declino in seconda lega. Solo a dicembre, dopo ben 14 match, è arrivata la prima vittoria contro il Burnley. Di nuovo sono seguite poi pesanti sconfitte contro Leicester, Liverpool e Manchester City, l’uscita dalla FA Cup per mano del Cambridge United e un dannoso pareggio con il Watford, che hanno messo molta pressione intorno a Howe.

Pian piano, però, complice il training camp in Arabia Saudita durante lo stop invernale, l’arrivo dei nuovi innesti e il duro lavoro di Howe, il Newcastle ha scalato la classifica. Il club ha raggiunto a fine stagione l’undicesimo posto dopo una serie di 12 vittorie nelle ultime 18 partite, diventando la prima squadra nella storia della Premier League a evitare la retrocessione dopo non aver vinto nessuna delle prime 14 gare. Sembra assurdo pensare che alla fine il Newcastle sia riuscito ad assicurarsi la salvezza matematica con diverse giornate di anticipo e nel girone di ritorno solo Manchester City e Liverpool abbiano raccolto più punti di loro.

Stagione 2022/2023

Con una seconda parte della passata stagione molto positiva alle spalle, l’hype in casa Newcastle in estate era alto. Il club del Tyneside ha operato di nuovo sul mercato per accaparrarsi i giocatori più adatti per fare uno step successivo. Con l’obiettivo di restaurare la difesa, sono stati acquistati il portiere Nick Pope, un difensore centrale, Sven Botman, ed è stato confermato Targett, acquistato a titolo definitivo. A completare il cerchio, il giovane attaccante svedese Alexander Isak è approdato nel nord Inghilterra dalla Real Sociedad per ben 70 milioni di euro – acquisto più costoso della loro storia.

La stagione dei Magpies è iniziata subito con una vittoria contro il neopromosso Nottingham Forrest ed è poi proseguita con importanti risultati fino all’interruzione del campionato per il Mondiale in Qatar, come il pareggio – quasi stretto – contro il Manchester City, la vittoria sul Tottenham e quella sul Chelsea, che gli hanno valso un posto tra le top four. Dopo l’avvio stratosferico – 8 vittorie, 6 pareggi e solo una sconfitta arrivata negli ultimi secondi del match contro il Liverpool –, molti si chiedevano come avrebbe reagito la squadra dopo quasi sei settimane di stop. Sebbene Howe avesse meticolosamente pianificato l’interruzione della stagione, anche lui è rimasto impressionato dal modo in cui il suo Newcastle in campo al King Power Stadium durante il Boxing Day e ha conquistato altri tre punti fondamentali, e successivamente la finale di EFL Cup – la seconda della loro storia, dopo quella degli anni Settanta.

Tra i protagonisti della stagione in corso, è impossibile non citare Miguel Almirón. Il paraguaiano, in forza al Newcastle da oltre cinque anni, è stato rivitalizzato da Howe. A segno ben nove volte finora, ha vinto il premio Player of the month e Goal of the month di ottobre e rappresenta un costante pericolo per le difese avversarie.

Ma i miglioramenti non sono avvenuti soltanto nella fase offensiva, anzi. Guardando le diverse statistiche emerge come il potenziamento della difesa dei Magpies sia stato netto. Nel 2021, il Newcastle ha stabilito un nuovo record – in negativo – della Premier League subendo 80 goal nella massima serie inglese in un anno solare – 1,9 a partita. Nel 2022 ne hanno registrati solo 31 in 35 partite di campionato – 0,9 a partita –, di cui solo 11 su 16 in questa stagione – 0,7 a partita. Nella stagione in corso Pope ha infatti collezionato 12 clean sheet, più di ogni altro portiere del massimo campionato inglese. Dato che c’erano comprensibili preoccupazioni sulla capacità di Howe di rafforzare il reparto difensivo quando è arrivato, l’inversione di tendenza è stata notevole.

I giocatori non sembrano inibiti dall’apparente pressione. Semmai, sembrano a proprio agio con le nuove aspettative e il momentaneo posto in zona Champions. Mancano ancora diversi mesi alla fine del campionato, ma le prestazioni impressionanti del Newcastle – che nel frattempo si è rinforzato ulteriormente, investendo circa 50 milioni di euro su Anthony Gordon – fanno pensare che chiudere la stagione con un pass per l’Europa che conta non sia affatto una missione impossibile.

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