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Perché si alza la coppa al cielo dopo averla vinta?

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Vedere alzare al cielo una coppa, dopo che una squadra è riuscita a conquistarla, è ormai prassi. Il gesto è entrato nell’immaginario collettivo e per questo motivo ci sembra lapalissiano. Allo stesso modo e di conseguenza, ci sembra inutile e quasi ridicola la domanda che segue, che però, visto la storia che stiamo per raccontarvi, non lo è assolutamente: perché si alza al cielo la coppa dopo averla vinta?

Per scoprire il motivo di questa famosissima usanza bisogna tornare indietro al 29 giugno 1958 – giornata nella quale si svolse la finale del Mondiale svedese di quell’anno –, precisamente al momento dei festeggiamenti post-partita della squadra appena laureatasi campione del mondo.

La compagine in questione era il Brasile di Vicente Feola – del 4-2-4, di Pelé, Zagallo, Vavá e Garrincha – che vinse il primo Mondiale della propria storia – ne arriveranno successivamente altri quattro, rendendola ancora oggi la Nazionale con più Mondiali vinti – imponendosi proprio sui padroni di casa della Svezia con un sonoro 5-2. Una finale passata soprattutto alla storia per esser stata la gara nella quale il mondo intero si accorse del talento immenso dell’ancora minorenne Pelé.

È al momento della consegna della Coppa Rimet – vecchio nome della Coppa del Mondo, dato dall’ideatore del moderno campionato mondiale di calcio, Jules Rimet – che nacque questo gesto. I fotografi svedesi, accalcatisi in massa sotto il mini-palco su cui si ergevano i calciatori brasiliani, chiesero al difensore e capitano, nonché autentica icona del calcio verde-oro, Hilderaldo Bellini, di mostrare loro bene la Coppa in modo che si vedesse nelle foto, e lui, in maniera spontanea, la alza al cielo, venendo immortalato per sempre in quel gesto.

Le foto in poco tempo fecero il giro del mondo e divennero virali, nonostante non fossero ancora diffusi gli strumenti di comunicazione globalizzata che la modernità ci ha regalato solo negli ultimi anni.

Bellini aveva inconsapevolmente regalato al calcio, e in generale al mondo dello sport, un gesto che tutt’ora è utilizzato da praticamente ogni squadra o singolo sportivo che vince un trofeo.

Questo gesto è iconico e lo sarà per sempre, ed è molto affascinante sapere che una cosa del genere, così piccola ma così importante, sia nata da una situazione pressoché casuale e da un gesto totalmente spontaneo.

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