Onana

Cosa dobbiamo aspettarci da André Onana?

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L’Inter ha scelto André Onana per il futuro. Il portiere camerunense, in scadenza di contratto con l’Ajax, ha firmato un quinquennale da tre milioni di euro con i nerazzurri, e dal primo luglio sarà ufficialmente un nuovo giocatore agli ordini di Simone Inzaghi. Dopo dieci stagioni con Samir Handanovič sicuro padrone della porta, potrebbe esserci, dunque, un passaggio di consegne tra i pali dell’Inter. Il portiere sloveno, però, sembra essere vicino ad un rinnovo del contratto, e non sembra intenzionato a partire come secondo.

Le caratteristiche e la stagione di Onana

L’ultimo anno di Onana è stato molto complicato, a causa della squalifica per doping rimediata il 5 febbraio 2021 per aver assunto un medicinale prescritto alla moglie. La UEFA ha riconosciuto la buona fede, ma lo ha tenuto comunque fermo per 9 mesi, facendolo tornare in campo solo a fine novembre. Il lungo stop ha indubbiamente influito sulle sue prestazioni, che nell’ultimo periodo sono state piuttosto altalenanti.

Con i lancieri l’errore più pesante è rappresentato senza dubbi dall’uscita a vuoto nella gara di ritorno di Champions League con il Benfica, che ha consentito a Darwin Núñez di trovare il gol qualificazione per i lusitani. Proprio le uscite sembrano un po’ il tallone d’Achille di Onana, che ha sì grande reattività tra i pali, ma che fatica sulle palle alte e sembra aver bisogno di migliorare la sua tecnica nelle parate. Molto istintive, ma a volte un po’ goffe. Dal suo rientro in campo, il camerunese ha disputato 10 partite con l’Ajax, subendo 12 gol e totalizzando solo 2 clean sheet – entrambi in Coppa.

Con la sua Nazionale, invece, è arrivato terzo in Coppa d’Africa, subendo 7 gol in tutto il torneo. Quello più grottesco all’esordio contro il Burkina Faso, quando si è buttato in porta da solo un cross innocuo dalla destra. Sempre con la maglia del Camerun, però, è stato grande protagonista nel ritorno della doppia sfida contro l’Algeria, decisiva per la qualificazione al Mondiale. Nella gara finita 2-1 ai supplementari per i Lions, Onana è stato eletto Man of the Match.


Cosa aspettarsi da Onana

I tifosi interisti sono molto contenti del futuro arrivo di Onana perché, soprattutto nelle ultime tre stagioni, Samir Handanovič si è reso protagonista di molti errori che sono costati diversi punti alla squadra nerazzurra. Il futuro portiere della Beneamata ha ottime doti tra i pali ed è capace di prestazioni straordinarie, ma anche di abbagli marchiani. Motivo per cui i supporter nerazzurri, tanto entusiasti del suo arrivo, dovranno anche avere la pazienza di perdonare eventuali incertezze.

Come portiere è molto esplosivo e reattivo e risulta abile quando deve affidarsi all’istinto per compiere interventi dall’alto coefficiente di difficoltà. Abile con i piedi, ha, invece, qualche difficoltà nelle uscite, come abbiamo già anticipato. Onana tende spesso a lasciare la linea per avventurarsi in presa alta, anche ben oltre l’area piccola, facendosi trasportare da quell’istinto tanto utile tra i pali quanto, talvolta, dannoso sui traversoni. L’opposto – o quasi – di Handanovič. Il portierone sloveno ha perso, complice anche l’età, la reattività, che compensa con un’ottima tecnica nelle parate. Le uscite sono il suo cruccio dato che, durante tutta la sua carriera, ha sempre avuto problemi nel “dominare” l’area piccola.

Quello che invece senza dubbi ha Samir Handanovič è la leadership nello spogliatoio. Renderlo da subito una riserva, anche solo per il suo valore come uomo squadra, non sarà certo facile per Onana che, inoltre, non giocherà più con l’Ajax fino a fine stagione per decisione del suo allenatore ten Hag, a causa del suo stato di forma e di alcuni problemi avuti con la tifoseria olandese. Inizialmente, dunque, è probabile che il titolare possa essere ancora lo sloveno. Il passaggio di consegne potrebbe arrivare dopo un iniziale ambientamento nel nuovo calcio e nel modo di giocare di Simone Inzaghi. Il capitano dell’Inter potrebbe avere nel suo finale di carriera nerazzurro un ruolo “da chioccia”, un po’ come fece Francesco Toldo con Júlio César negli anni Duemila o come più recentemente ha fatto Gianluigi Buffon con Wojciech Szczęsny alla Juventus.

Tanti alti e tanti bassi, dunque, per questo portiere ancora ventiseienne ma dalla carriera già parecchio travagliata, che ora è chiamato a raccogliere la pesantissima eredità di Samir Handanovič, figura estremamente ingombrante – in senso positivo – nell’ultimo decennio del mondo Inter.

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