Darwin Núñez

Darwin Núñez, un nuovo uruguagio ad Anfield

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Era il 5 maggio 2014 quando Luis Suárez veniva ripreso in lacrime dalla telecamere, consolato da Steven Gerrard, dopo la rimonta subita dal Liverpool per mano del Crystal Palace. Una rimonta che sanciva la fine del sogno così vicino per i Reds di vincere finalmente la Premier League dopo ventisei anni di lunga attesa. A distanza di oltre otto anni dalla partenza del Pistolero – che ha collezionato 82 goal e 46 assist in 133 presenze in maglia rossa –, il Liverpool, che da quel tempo ha completamente cambiato volto grazie principalmente alla mano di Jürgen Klopp, ha deciso di affidarsi ad un nuovo attaccante uruguaiano per cercare di stare al passo dei rivali del Manchester City e diventare una squadra sempre più completa e competitiva. Il prescelto è Darwin Núñez. L’attaccante ventitreenne ha incantato il tecnico tedesco nello scontro ai quarti di finale di Champions League con la maglia del Benfica, dove è andato a segno sia nel match di andata che in quello di ritorno. Ora è chiamato ad Anfield per colmare la partenza di Sadio Mané, ma soprattutto per dare ai Reds nuove alternative nel reparto offensivo.


Originario di Artigas, piccola cittadina a nord est dell’Uruguay, il classe ‘99 ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Peñarol di Montevideo, dopo essere stato scartato in precedenza. Il suo ingresso nel calcio professionistico non è stato semplice. Grazie alla sua velocità, potenza e aggressività sul pallone dimostrate fin da subito, Núñez viene promosso in prima squadra che è ancora minorenne, ma la rottura del crociato lo ferma per circa un anno. Ancora non nel pieno della condizione, arriva il debutto in prima squadra contro il River Plate, ma il dolore dell’infortunio si ripresenta e lo costringe a fermarsi nuovamente e a subire una nuova operazione, arrivando al punto di considerare di appendere già gli scarpini al chiodo.

Nel 2018, una volta tornato in campo, gioca regolarmente per il Peñarol, e nonostante fatichi a segnare attira l’interesse di diversi club stranieri. L’anno successivo arriva infatti la chiamata in Europa da parte dell’Almería, club di Segunda División spagnola che rappresenta per Núñez l’occasione per mostrare le sue doti nel Vecchio Continente.

Nel sud della Spagna, durante la stagione 2019/2020, l’attaccante uruguaiano realizza 16 reti attirando l’attenzione di diverse squadre, tra cui il Benfica, che fiuta il talento e lo acquista dopo aver mancato l’accordo con il connazionale Edinson Cavani. Alla prima stagione inizia a far intravedere le sue capacità, ma è in quella successiva che esplode definitivamente, realizzando 26 goal in 28 presenze nel campionato portoghese che gli valgono il titolo di capocannoniere e di miglior giocatore del torneo, senza contare l’impatto straordinario con la Champions League – 6 goal in 10 partite.

Nonostante i tentativi di altre squadre inglesi come il Brighton nel 2020 e nel 2021, del West Ham e del Manchester United a inizio 2022, è il Liverpool a spuntarla a giugno. Nell’operazione condotta dal nuovo direttore sportivo dei Reds, Julian Ward, Darwin Núñez è stato prelevato dal Benfica per una cifra di circa 100 milioni di euro – 75 subito più 25 di eventuali bonus –, potenzialmente l’acquisto più costoso della storia del club del Merseyside – per il momento rimane dietro Virgil van Dijk.

Alto 187 centimetri, Núñez fa subito pensare al prototipo della punta centrale. L’uruguaiano in realtà è un attaccante universale, mobile e abile non solo in fase realizzativa, ma in grado di coprire tutte le fasi di gioco. Nonostante la sua posizione privilegiata sia quella al centro dell’area, durante la sua ultima stagione al Benfica è spesso partito dagli esterni per poi attaccare la profondità.

Grazie alla sua capacità di giocare in ogni zona dell’attacco, alla sua tecnica e al suo fisico possente, rappresenta un tassello potenzialmente fondamentale nella sua nuova squadra, anche perché può donare al Liverpool un nuovo volto in fase offensiva e portare la squadra a un livello successivo. Infatti, sebbene i Reds si siano aggiudicati due trofei nella stagione 2021/2022 – FA Cup e Carabao Cup –, hanno dimostrato come la macchina costruita da Klopp non sia infallibile. In Premier League il Liverpool ha avuto difficoltà contro avversari come gli Spurs, il cui pareggio ad Anfield ha chiuso la corsa al titolo a favore del Manchester City, e i Wolves nell’ultima partita di campionato. Il gioco del Liverpool, caratterizzato dal pressing e dal possesso palla, risulta talvolta inefficace, principalmente con squadre ben coperte dietro che non consentono ai giocatori dei Reds di penetrare in area. Anche contro il Real Madrid in finale di Champions League il Liverpool è apparso abbastanza prevedibile, incapace di bucare la difesa dei Blancos ed essere incisivo nonostante le diverse occasioni.

Come riporta The Athletic, la scorsa stagione il Liverpool ha creato il 29% delle proprie occasioni dalla trequarti centrale rispetto al 38% da destra e al 33% da sinistra, collocandosi tra i peggiori club di Premier League per chance create al centro, davanti solo a Brighton, West Ham, Norwich ed Everton. Darwin Núñez può cambiare questa tendenza, fornendo maggiore creatività da posizione centrale. Le sue diverse abilità possono aiutare il Liverpool ad attaccare con maggiore varietà e dialogare con gli altri attaccanti, con palle da dietro in profondità grazie alla sua velocità e potenza, oppure con cross verso il centro dell’area, principalmente per mano dei terzini Robertson e Alexander-Arnold. Inoltre, essendo un attaccante energico che predilige gli uno contro uno con i difensori, l’arrivo di Núñez potrebbe risultare utile anche per spaccare lo scacchiere delle squadre più chiuse.



Arrivato a Liverpool, Darwin ha mostrato fin da subito le sue abilità. Al momento del debutto, nella finale del Community Shield contro il Manchester City di Pep Guardiola, ha cambiato la partita con il suo ingresso a mezz’ora dalla fine. Prima si è procurato il rigore trasformato da Momo Salah, poi ha chiuso l’incontro realizzando il 3-1 che ha sancito la vittoria del Liverpool e il primo trofeo della stagione per i Reds – oltre alla sua personale vittoria nel dualismo che si è venuto a creare con l’altro grande acquisto della Premier League, il fenomeno ex Dortmund Erling Haaland.

Anche l’inizio della Premier League per l’uruguaiano è stato molto positivo, salvo il solo punto portato a casa dal Liverpool contro il neopromosso Fulham. Entrato al 51’ al posto di Roberto Firmino, Núñez ha realizzato un goal di tacco su assist di Mo Salah e ha poi ricambiato con un passaggio vincente per il 2-2 finale.

Come per Suárez però, anche per il connazionale Darwin Núñez giocare contro il Crystal Palace non porta a cose positive. In campo dal primo minuto per la prima volta, l’ex Benfica cade nelle provocazioni del danese Joachim Andersen, reagisce in modo impulsivo andando a muso duro contro l’avversario e riceve un cartellino rosso diretto al 57′ di gioco, che gli costa tre turni di squalifica. Lo stesso Pistolero, che nel suo tempo in Inghilterra è stato coinvolto in diversi episodi poco felici, ha dato consigli al compagno di Nazionale dopo l’accaduto, dicendo di mantenere il sangue freddo, dal momento che dalle prossime partite i difensori cercheranno di provocarlo ancora più spesso.

L’espulsione di Núñez ha rappresentato un problema per il Liverpool nella partita contro le Eagles, nella quale ha collezionato il secondo pareggio consecutivo in Premier, ma anche nel match contro gli eterni rivali dello United perso per 2-0. Non solo la mancanza dell’uruguaiano, ma i diversi infortuni che stanno già decimando i Reds – l’ultimo quelli di capitan Henderson contro il Newcastle –, un atteggiamento superficiale e disattento di alcuni giocatori e una condizione fisica non ottimale hanno portato ad un inizio di stagione non così sereno per gli uomini di Klopp.

Se le aspettative e le pressioni nei confronti di Darwin Núñez erano già alte all’inizio, ora lo sono ancora di più. Dopo i tre turni fuori, con il Liverpool già in rincorsa dei Citizens e soprattutto in vista dei prossimi impegni in Champions League, il neoacquisto dei Reds deve essere pronto a riscattarsi e riprendere da dove aveva cominciato, mostrando a tutti quanto vale.

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