Kamada

Daichi Kamada è il giocatore giusto per la Lazio?

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Dopo una lunga trattativa di inizio estate che lo aveva visto ad un passo dal Milan, Daichi Kamada è alla fine arrivato in Italia, ma non vestirà i colori rossoneri in continuità con l’esperienza all’Eintracht Francoforte, bensì quelli biancocelesti della Lazio. Conosciamo meglio il centrocampista, tredicesimo nipponico a giocare in Serie A e primo nella storia degli Aquilotti.


Il Giappone e la Germania

Che il Giappone sia un paese in crescita dal punto di vista calcistico è ormai chiaro a tutti, e non solo per la forza attrattiva che negli ultimi anni ha spinto calciatori come Andrés Iniesta, Fernando Torres e David Villa a scegliere di giocare lì, ma anche e soprattutto per l’importante legame che la Japan Football Association ha ormai da anni con paesi quali il Portogallo, il Belgio e, dulcis in fundo, la Germania.

Numerosi sono i calciatori giapponesi che negli anni hanno militato in terra tedesca, lasciando ottimi ricordi nelle tifoserie delle proprie squadre, da Yasuhiko Okudera a Shinji Kagawa, passando per Shinji Okazaki. Oggi ci sono invece giocatori del calibro di Kō Itakura, Wataru Endō, Genki Haraguchi e Hiroki Ito, oltre al capitano della Nazionale Maya Yoshida. Uno dei simboli nipponici degli ultimi anni di Bundesliga, però, è senza dubbio Makoto Hasebe, che è stato titolare nel Wolfsburg di Magath vincitore del Meisterschale nel 2008, per poi diventare un simbolo dell’Eintracht Francoforte, dove milita tutt’ora con oltre 280 presenze. Insieme a lui, nelle rive del Meno, giocava anche Daichi Kamada, considerato uno dei migliori calciatori giapponesi in attività, e titolare inamovibile della squadra allenata dall’austriaco Oliver Glasner.

Che tipo di giocatore è Kamada?

Il giovane Daichi si fa notare in patria con la maglia del Sagan Tosu dove in tre stagioni tra il 2015 e il 2017 colleziona 80 presenze e 16 reti. Viene di seguito acquistato dall’Eintracht che lo manda in prestito in Belgio, al Sint-Truiden, dove esplode definitivamente. In una stagione Kamada gioca 36 partite, mettendo a referto 16 gol di cui 15 in campionato – uno in meno di Victor Osimhen, e uno in più di Leandro Trossard, oggi protagonisti rispettivamente al Napoli e all’Arsenal.

Tornato in Germania diventa fin da subito titolare, affermandosi come un calciatore molto duttile e dall’intelligenza tattica superiore alla media. Viene usato prima nel ruolo di mezzala e poi, grazie alle sue qualità tecniche e alla sua bravura in zona offensiva, da trequartista o addirittura da seconda punta.

È molto rapido e fa degli inserimenti e del dribbling le sue armi migliori. Dotato di un’ottima tecnica, si è spesso mostrato abile nell’utilizzo di entrambi i piedi – prediligendo il destro –, qualità che gli ha permesso di servire numerosi assist per i compagni o di concludere a rete con rapidità. Grazie ai suoi 184 centimetri d’altezza, è inoltre molto bravo nel gioco aereo.

Nella sua esperienza tedesca, è stato fondamentale nella stagione 2021/2022, conclusasi con la vittoria dell’Europa League. Nella fase a gironi segna in casa contro l’Olympiakos e l’Antwerp, in trasferta sempre contro i greci, stavolta con un gol decisivo per l’1-2 finale. Mette a segno un altro gol nell’importante vittoria per 1-2 sul campo del Betis e, infine, segna ancora in trasferta e di nuovo il gol del 2-1 contro il West Ham in semifinale. Nell’atto conclusivo contro i Rangers, vinto ai calci di rigore, ha successo dagli undici metri confermandosi come un ottimo rigorista – e a proposito di calci piazzati, nella stessa stagione mette a segno anche un calcio di punizione bellissimo contro il Köln, altra specialità nelle sue corde.

https://youtu.be/AwxRu45typQ



L’ultima stagione tedesca

L’annata 2022/2023 comincia con una sconfitta in Supercoppa europea contro il Real Madrid, dove però Kamada è uno dei migliori di tutta la partita. Ha anche l’occasione per aprire le danze, ma Courtois gli dice di no con un intervento super, per poi restare vigile per tutto il match divenendo imprendibile con le sue partenze palla al piede.

Complici le cessioni di Kostić, Hrustic e Hauge e in virtù dell’esplosione di Kolo Muani, il giapponese viene schierato spesso a centrocampo nel ruolo di mezzala, dove continua a crescere per tutta la stagione anche grazie al ruolo di rigorista.

A inizio anno Kamada è uno dei migliori giocatori in Bundesliga per rendimento. Segna con continuità, smista ottimi palloni per i compagni e s’incarica della battuta dei calci piazzati. Nonostante tutto, però, i tedeschi a fine stagione arrivano settimi e riescono a strappare il pass per l’Europa League con non poca difficoltà.

In Champions League il percorso è invece diverso, con l’Eintracht impegnato in un girone equilibrato con Tottenham, Sporting e Marsiglia. Proprio Kamada è autore di prestazioni più che positive in cui realizza tre gol, di cui due decisivi per l’accesso agli ottavi di finale, dove la squadra di Glasner viene eliminata dal Napoli di Luciano Spalletti.

Nell’ultima parte dell’annata Kamada, sfinito anche dall’impegno dei Mondiali – dove ha deluso le aspettative, complice la collocazione tattica datagli dal CT Moriyasu –, perde un po’ di lucidità e cala fisicamente, riuscendo comunque a dare il proprio contributo in zona gol. Aiuta infatti i suoi a raggiungere la finale di DFB-Pokal, poi persa per 2-0 contro il Lipsia.

A fine stagione il classe 1996 è il secondo miglior marcatore della squadra con 16 reti, dietro solo alle 23 del cristallino talento di Kolo Muani. Chiude la sua esperienza all’Eintracht con 179 presenze, 40 gol e 33 assist.

https://youtu.be/_3OxxjWu9V8


Kamada è il giocatore giusto per la Lazio?

Kamada è un professionista serio e determinato, pronto a fare il grande salto in una squadra in crescita e che giochi in Champions League. Dopo essere andato in scadenza, è approdato alla corte di Maurizio Sarri, che lo utilizzerà presumibilmente come mezzala nel 4-3-3.

Il giapponese è un giocatore che ama la rapidità di gioco: è imprevedibile e fa dell’essere fulmineo e impronosticabile la sua caratteristica migliore, anche e soprattutto per l’essere ambidestro. Un aspetto che si sposa alla perfezione con quello che è lo stile di gioco del tecnico toscano.

Numericamente, e mediaticamente, avrà l’onere e l’onore di sostituire Sergej Milinković-Savić, che in questi anni è stato un vero e proprio baluardo del centrocampo biancoceleste. Nonostante le caratteristiche diverse, soprattutto dal punto di vista fisico, Kamada ha le doti tecniche per supplire alla sua assenza in zona offensiva e sa interpretare bene il ruolo di mezzala anche in fase di interdizione. Ma il nipponico potrebbe anche prendere il posto di Luis Alberto, nel caso in cui i classici malumori estivi dello spagnolo dovessero concludersi con una rottura.

Un ultimo aspetto da considerare, potrebbe essere quello che lo vedrebbe scavalcare Ciro Immobile nelle gerarchie dei rigoristi. Sia chiaro, è uno scenario quasi impossibile dato che la punta campana è una vera e propria istituzione per i capitolini, ma considerando gli zero errori dal dischetto da quando è arrivato in Germania e le recenti problematiche fisiche del capitano biancoceleste, non è sbagliato pensare che qualche rigore potremmo vederglielo tirare.

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