Dejan Kulusevski

La rinascita di Dejan Kulusevski in Premier League

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Quando Dejan Kulusevski si è trasferito in prestito a Londra per iniziare la sua nuova avventura con il Tottenham, nel gennaio del 2022, molti si sono interrogati sull’impatto che il giovane svedese potesse avere sulla Premier League, dopo l’esperienza deludente con la maglia della Juventus.

Numerosi appassionati si chiedevano se l’hype che si era venuto a creare attorno al ragazzo non fosse ingiustificato, ma sin dalle prime partite disputate in maglia Spurs è stato chiaro quanto la sua parentesi bianconera fosse stata “bugiarda”. Il giocatore visto a Torino non era lo stesso che aveva incantato in precedenza con la maglia del Parma e dopo con quella del Tottenham.


Cosa non ha funzionato tra la Juventus e Dejan Kulusevski

Arrivato per una cifra pari a 35 milioni di euro, Kulu ha trovato a Torino un club in completa transizione, che ha visto il succedersi di tre allenatori e la cui priorità non consisteva nel costruire la squadra attorno a giovani come lui. Maurizio Sarri, l’allenatore che lo ha voluto, è stato esonerato prima ancora che giocasse per la Juve e anche il suo sostituto, Andrea Pirlo, è stato in carica solo una stagione.

Le aspettative dopo la prima annata in bianconero si erano già parecchio ridimensionate, ma considerando la giovane età, il contesto tattico e il fatto che fosse alla sua prima esperienza in una big, la sua stagione di alti e bassi può essere considerata comunque positiva. Kulusevski era infatti riuscito a mostrare sprazzi del suo talento e a mettere a referto 7 goal e 7 assist in una Juve in evidente difficoltà.

Gli sprazzi di talento della prima annata bianconera di Dejan Kulusevski

Il successore dell’ex regista bresciano, Massimiliano Allegri, non ha invece quasi mai creduto nello svedese, che è partito titolare solo in 7 delle 29 partite in cui è stato a disposizione della Juventus nella stagione 2021/2022 – quelle precedenti al suo addio nel mercato invernale. L’ultimo Kulusevski visto alla Juve era un calciatore in evidente difficoltà, molto probabilmente a causa del contesto calcistico in cui era immerso.


I primi mesi al Tottenham

Fabio Paratici, diventato in estate direttore generale degli Spurs dopo il mancato rinnovo proprio con la Juventus, mostra di avere fiducia in lui e riesce a portare Kulusevski a Londra, dopo averlo già acquistato due anni prima, proprio da dirigente bianconero. All’epoca il ragazzo di proprietà dell’Atalanta era stato strappato dalla concorrenza dell’Inter di Antonio Conte, che, chiamato sulla panchina degli Spurs a fine novembre 2021 al posto dell’esonerato Nuno Espírito Santo, questa volta potrà allenarlo.

La scelta del dirigente piacentino è stata ripagata: Dejan ha un impatto straripante in Premier League, dove riesce a segnare 5 reti e fornire 8 assist in 18 partite. Nella classifica degli assistman del campionato inglese nel solo 2022, Kulusevski ha raggiunto la prima posizione, nonostante il suo debutto sia arrivato a febbraio. Dal suo esordio poco felice contro il Southampton fino al termine della stagione, il talentuoso numero ventuno ha contribuito con le sue giocate al raggiungimento del quarto posto in classifica, che è valso al Tottenham l’insperato pass per la Champions League 2022/2023 – la squadra era settima al momento del suo arrivo.

Le prime settimane di Kulusevski nel nord-est di Londra, però, non sono state semplici. Lo svedese ha dovuto abituare il suo corpo ai duri allenamenti del tecnico pugliese e del suo staff, tanto da avere difficoltà a camminare dopo le prime sessioni – uno sbalzo di livello di intensità degli allenamenti tra quelli della Continassa e quelli all’estero, testimoniati successivamente anche da altri giocatori. Ci si aspettava che al nativo di Stoccolma servissero alcuni mesi per mettersi al passo dei compagni e dei giocatori avversari, ma nel giro di poche settimane volava già nel reparto offensivo degli Spurs.

È stato un enorme cambiamento per Kulusevski: se l’allenamento leggero proposto dallo staff della Juventus ha funzionato bene per i giocatori senior, ha lasciato invece i giovani – tra cui Dejan – in cerca di una guida. Il talento blågult, infatti, voleva tornare ad allenarsi in modo impegnativo come aveva potuto fare con Gasperini alla Dea e con D’Aversa al Parma, e in questo inizio di campionato, con una pre-season di Conte alle spalle, è sembrato un giocatore completamente diverso da quello di prima, con davanti a sé enormi possibilità di miglioramento vista anche la giovane età.


Le qualità di Dejan Kulusevski

L’arrivo del “Ginger from Sweden” ha impattato significativamente sulle dinamiche offensive del Tottenham. Negli ultimi anni ci si era abituati all’idea che tutto ciò che fanno gli Spurs passasse attraverso Harry Kane e Heung-min Son, e che qualsiasi altro giocatore in attacco potesse essere solo un sostegno. Dal declino di Dele Alli e dalla partenza di Christian Eriksen, è stato infatti uno show a due. Gli acquisti fatti da Daniel Levy per migliorare il reparto offensivo e dare maggiori alternative alla squadra londinese, tra cui Bergwijn, Lo Celso e Ndombélé, sono risultati parzialmente o totalmente fallimentari. Le prestazioni di Kulusevski negli ultimi mesi della stagione 2021/2022 e all’inizio di quella in corso, fanno pensare che potrebbe essere lui il prossimo top player nell’attacco degli Spurs.

Tra le diverse qualità che lo svedese ha dimostrato c’è la sua eccezionale corsa, che lo ha visto regolarmente in testa alle statistiche sulla distanza percorsa nelle partite di Serie A. L’ex Juve ama anche affrontare i difensori, cercando di creare angoli di tiro con il suo piede sinistro. L’impiego di un mancino in attacco dovrebbe garantire al Tottenham un maggiore equilibrio e la possibilità di creare maggiori chance.

È un giocatore che gioca largo, che nel Tottenham parte sulla destra del tridente offensivo, ma non è un’ala vecchio stile. Quando Kulusevski si spinge in avanti ama tagliare all’interno, aprire il corpo e tirare nell’angolino basso. Si potrebbe pensare che sia prevedibile, ma questo non significa che sia facile fermarlo. Deki ha forza nella parte superiore del fisico che, unita alla sua abilità tecnica, lo rende quasi impossibile da abbattere. Questo è forse l’aspetto più caratteristico del suo gioco: quando dribbla o si gira con la palla, anche se non è veloce come altri giocatori, può sempre trovare un modo per superare l’avversario.

Nonostante sia stato principalmente utilizzato da Conte sulla fascia destra, Kulusevski si è sempre visto come un numero dieci, che parte dietro gli attaccanti. Forse è per questo che risulta difficile da inquadrare. Gioca sulla fascia, ma non ama correre sull’esterno, né ha la velocità di un’ala. Può avere gli istinti di un classico dieci, ma gioca per un allenatore che non comprende tale compito nel suo schema tattico. Quello che è chiaro è che ha tutti gli ingredienti che Conte ricerca nei suoi giocatori. Secondo il tecnico leccese, infatti, i calciatori devono avere qualità, resistenza, corsa e forza fisica per esprimere al meglio la sua idea di calcio, e Kulusevski non può che esserne la migliore rappresentazione.

Nel primo mese della stagione 2022/2023, il ventiduenne svedese ha segnato 1 goal e fornito 3 assist in 7 partite di Premier League. In particolar modo, è stata di altissimo livello la sua prestazione nella vittoria in rimonta contro il Southampton, finita 4-1, della prima giornata di campionato.

L’ottimo avvio di stagione di Kulu ha subito, però, un brusco stop: durante la pausa delle nazionali di fine settembre ha rimediato un infortunio alla coscia. Lo svedese era tornato ad allenarsi con i compagni a metà ottobre in vista della partita di Champions League contro l’Eintracht Francoforte, ma una ricaduta ha allontanato il suo ritorno, che è coinciso con il big match contro il Liverpool di Jürgen Klopp.

Il ventiduenne ha ripreso esattamente da dove aveva lasciato: dopo neanche due minuti dal suo rientro in campo al 68’, ha fornito il quarto assist stagionale per il goal di Kane, impattando subito e fortemente sulla gara. Non è un caso infatti che, senza il suo numero ventuno, Antonio Conte abbia affrontato il periodo più duro, dal punto di vista delle prestazioni e dei risultati, da quando allena il Tottenham.

Considerato, quindi, quanto mostrato finora con la maglia degli Spurs, non ci sono dubbi che, una volta ripresa la stagione dopo il Mondiale, Dejan Kulusevski sarà uno dei giocatori al quale il tecnico pugliese si affiderà maggiormente per cercare di portare il Tottenham il più in alto possibile in Inghilterra e in Europa.

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