Maradona Pelé Palloni d'Oro

Quanti Palloni d’Oro avrebbero vinto Maradona e Pelé?

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Nonostante le critiche e le discussioni che da sempre lo accompagnano, il Pallone d’Oro è senza alcun dubbio il premio individuale più ambito e prestigioso nel mondo del calcio. Come tutti sappiamo, però, fino al 1995, l’iconico riconoscimento di France Football non decorava il miglior giocatore del periodo come lo fa oggi, ma era assegnabile soltanto ai calciatori europei. Questo meccanismo ha escluso dalla gloriosa lista dei Palloni d’Oro alcuni dei migliori giocatori di sempre, e in particolare il brasiliano Pelé prima e l’argentino Diego Armando Maradona poi, re indiscussi delle proprie epoche calcistiche.

Nel 2016 però, in occasione del sessantesimo anniversario del premio, France Football ha pubblicato una rivalutazione internazionalizzata dei Palloni d’Oro assegnati prima del 1995, elencando chi secondo loro avrebbe conquistato questo riconoscimento.


Quanti Palloni d’Oro avrebbero vinto Maradona e Pelé?

Secondo la rivalutazione stilata da France Football, la leggenda brasiliana Pelé avrebbe vinto ben 7 Palloni d’Oro, quattro di seguito tra il 1958 e 1961 – al posto cioè del francese Raymond Kopa, degli spagnoli Alfredo Di Stéfano e Luis Suárez e dell’oriundo italiano Omar Sívori –, due consecutivi nel 1963 e nel 1964 – anni dei trionfi del portiere sovietico Lev Yashin e dello scozzese Denis Law – e l’ultimo nel 1970 – anno del tedesco Gerd Müller – a seguito del terzo trionfo iridato di O Rei. Questo renderebbe Pelé il secondo giocatore per numero di vittorie, dietro soltanto a Lionel Messi (8).

E a proposito di numeri dieci argentini, sempre secondo la rivista francese Diego Armando Maradona avrebbe vinto “soltanto” 2 Palloni d’Oro, nel 1986 – al posto del sovietico Igor Belanov – e nel 1990 – in alternativa al tedesco Lothar Matthäus, che aveva battuto nella finale dei Mondiali di quell’anno proprio l’Argentina di Diego. Per numero di trionfi, oltre a Messi e Pelé, Maradona sarebbe dunque dietro a Cristiano Ronaldo (5), Michel Platini (3), Johan Cruijff (3) e Marco van Basten (3).


Chi sarebbe stati gli altri extraeuropei premiati?

Oltre a Pelé e Maradona, sarebbero stati tutti sudamericani anche gli altri calciatori selezionati per le vittorie dei Palloni d’Oro alternativi. Una potenziale striscia di sette vittorie consecutive di Pelé – dal 1958 al 1964 – sarebbe stata interrotta dal compagno e amico Garrincha nel 1962, autore di un Mondiale cileno da assoluto protagonista vinto in finale proprio contro chi poi quel Pallone d’Oro lo vinse, il cecoslovacco Josef Masopust.

Prima di Maradona e del leggendario Mondiale messicano del 1986, sarebbe stato premiato anche il connazionale Mario Kempes, trascinatore dell’Argentina nei controversi Mondiali casalinghi del 1978, i primi conquistati dalla Selección. Il nativo di Bell Ville avrebbe vinto al posto dell’inglese Kevin Keegan, che lo avrebbe poi comunque conquistato nell’annata successiva.

L’ultimissimo cambiamento sarebbe avvenuto nel 1994, quando Hristo Stoichkov venne premiato a seguito del titolo di capocannoniere conquistato nel Mondiale statunitense – a pari merito con Oleg Salenko –, durante il quale aveva trascinato la sua Bulgaria al quarto posto – ancora oggi miglior risultato di sempre dei Luvovete. Peccato che nello stesso torneo il suo compagno di squadra al Barcellona Romário trionfò e venne eletto miglior giocatore della competizione, con la conseguente vittoria del Pallone d’Oro che sarebbe passata a lui.

In totale sono dunque dodici i cambiamenti che ci sarebbero stati secondo la rivista francese, con l’albo d’oro che avrebbe visto cinque nuovi vincitori sudamericani e ben dieci europei in meno. A livello continentale, l’Europa passerebbe dagli attuali 53 Palloni d’Oro conquistati ai comunque ottimi 41, seguirebbe il Sud America che salirebbe dai 13 odierni ai 25 rivalutati, mentre rimarrebbe il solo George Weah per l’Africa, con gli altri continenti ancora mai rappresentati. A livello nazionale, invece, il Brasile diventerebbe il paese con più vittorie (14), seguito dall’Argentina (11), che allungherebbe parecchio sulle inseguitrici europee, capeggiate da Portogallo e Olanda (7).

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