Maignan

Sette giocate per capire la grandezza di Mike Maignan

I Personaggi PSS Slider

Sin dal suo approdo in Serie A, Mike Peterson Maignan ha impressionato il pubblico italiano con delle prestazioni di altissimo livello. Firmando con il Milan, il portiere francese ha raccolto la pesante eredità di Gianluigi Donnarumma, che con la stessa maglia è diventato uno degli estremi difensori più desiderati a livello mondiale. Maignan non ha però fatto rimpiangere il suo predecessore, vincendo lo Scudetto al primo anno e ottenendo i migliori risultati rossoneri in Europa dell’ultimo quindicennio.

Il numero sedici ha messo in mostra anche le sue doti tecniche superlative, presentandosi come un portiere estremamente moderno e dai piedi educati, ma non per questo meno incisivo nel parare. Maignan si è infatti sempre distinto per la sua incredibile efficacia, legata ad un’esplosività più unica che rara. L’unico elemento di riflessione riguardo al profilo del nativo di Cayenne potrebbe essere legato agli infortuni, che in questo biennio lo hanno obbligato a saltare qualche partita di troppo. Ad ogni modo, dopo due stagioni in Italia, l’estremo difensore si è ormai imposto come uno dei portieri più forti al mondo, grazie ad interventi di qualsiasi tipo. In questo articolo abbiamo selezionato alcune delle sue migliori giocate, tenendo conto di vari fattori. L’estetica, l’efficacia e il contesto sono stati criteri determinanti nella raccolta delle parate – ma non solo – dell’estremo difensore transalpino.


Inter-Milan 1-2, Milan-Inter 3-2 (05/02/2022, 03/09/2022)

In pochi mesi Maignan ha giocato degli stupendi Derby della Madonnina, mettendosi in luce con dei salvataggi sensazionali, che hanno garantito ai rossoneri due vittorie. La prima partita si è poi rivelata fondamentale per la corsa allo Scudetto, mentre la seconda non ha avuto la stessa importanza, ma ha comunque permesso al Milan di portare a casa il primo derby della stagione. Andiamo però con ordine, partendo dalla sfida del 5 febbraio.

L’Inter arriva a questa gara con quattro lunghezze di vantaggio sui rivali e con la trasferta di Bologna ancora da recuperare, mentre i rossoneri sono insidiati anche dal Napoli, terzo a pari punti. Passano poco più di dieci minuti e Maignan viene chiamato in causa da un tiro di Brozović. L’azione nasce da un lancio in profondità per Perišić, che crossa in area trovando però la respinta di Theo Hernández. La sfera la raccoglie allora Brozović, il quale manda fuori tempo Kessié con una gran sterzata e calcia con il sinistro. Il tiro di per sé non sembra essere molto pericoloso, ma vi è l’improvvisa deviazione di testa da parte di Kalulu, che cambia completamente la traiettoria e la velocità della sfera. Maignan si sposta per andare alla sua destra, vista la scelta dell’avversario, salvo poi dover correggere la propria postura e dirigersi verso il palo opposto. Per poter leggere un tiro così velenoso e atipico servono dei riflessi estremamente pronti. La traiettoria finale risulta centrale, ma il contro-movimento del francese non è assolutamente banale e gli permette di parare con la mano sinistra, per poi bloccare il pallone in un secondo tempo.

Il Maignan-show prosegue allo scoccare della mezz’ora, quando Lautaro imbuca per Dumfries. L’argentino cerca e trova l’olandese, che colpisce con il destro e trova Magic Mike a coprire la porta. L’esterno nerazzurro avrebbe potuto fare di più, ma ciò non ridimensiona il prodigio di Maignan, miracoloso nel respingere con il petto un tiro forte e ravvicinato.

La partita si stappa dopo un’altra parata di Maignan, che stavolta non deve impegnarsi troppo, ma respinge comunque un tiro da fuori di Lautaro. Ne deriva il calcio d’angolo con il quale l’Inter passa in vantaggio. Dopo la rete di Perišić, la doppietta di Giroud permette al Milan di rimontare e vincere la partita. Il risultato finale è però anche frutto degli interventi del portiere francese, che ha salvato il possibile e pure qualcosa in più, permettendo così ai propri compagni di rimanere a galla e di poter sperare in una rimonta.

Maignan è stato nuovamente protagonista qualche mese dopo, quando ha regalato altre grandi parate nel derby del 3 settembre 2022. La quinta giornata di Serie A vede le milanesi affrontarsi a pochi giorni dall’inizio dei gironi di Champions. Ad aprire le marcature della stracittadina è Brozović, che si inserisce centralmente in una zona dimenticata dai difensori del Milan. Poco prima della mezz’ora arriva il pari dei rossoneri, bravi a sfruttare un errore in fase d’impostazione dei cugini e a mandare in gol Rafael Leão. Ad inizio secondo tempo è ancora Giroud a portare sul 2-1 il Milan, dopo aver girato di prima un cross rasoterra dello stesso portoghese, che a ridosso dell’ora di gioco mette a referto la doppietta personale, portando a spasso la difesa neroazzurra. Poco dopo, il derby viene riaperto da Džeko, autore di un tap-in che rimette tutto in discussione.

Fin qui la partita di Maignan è senza voto. A partire dal 70’, però, l’estremo difensore del Milan decide di mettersi in luce con degli interventi mostruosi. Prima riesce a rispondere rapidamente ad un colpo di testa di Lautaro, il quale colpisce a ridosso dell’area piccola. Il tiro è centrale ma obbliga Maignan ad andare giù in una frazione di secondo, dopo che il Toro ha schiacciato la sfera a terra. L’intervento successivo è ancora più spettacolare, in risposta ad un gran tiro da fuori dell’ex Hakan Çalhanoğlu. Il turco carica la conclusione dalla trequarti e mira il primo palo, ma Maignan spicca il volo e riesce a deviare alto. Il tocco che alza la palla sopra i legni della porta avviene con la mano di richiamo, in questo caso la destra. Con un’inquadratura diversa da quella della diretta si può notare come la palla sarebbe finita proprio sotto la traversa e con una traiettoria decisamente angolata. Il derby termina 3-2 per il Milan e ancora una volta ai marcatori va aggiunto il nome di Maignan, che ha salvato dei gol che sembravano già fatti.


Milan-Sampdoria 1-0 (13/02/2022)

Il Milan arriva a questa partita carico di fiducia, dopo il grande trionfo nel derby deciso dalla doppietta di Giroud. Sull’onda dell’entusiasmo e con il pareggio nel match del sabato tra Napoli e Inter, i rossoneri hanno dunque l’occasione di rubare punti ad entrambe le concorrenti e di portarsi in vetta alla classifica, in attesa che proprio i nerazzurri recuperino la partita contro il Bologna. A fare visita alla squadra di Pioli vi è l’ex Giampaolo, richiamato dalla Sampdoria per raggiungere l’obbiettivo salvezza.

La partita che apre la domenica calcistica è decisa dal solito Rafael Leão, ma l’assist è di Maignan. Dopo otto minuti di gioco, il numero sedici non viene pressato al limite della sua area di rigore e, dopo aver alzato lo sguardo, opta per una precisissima apertura verso il lato sinistro del campo. Il lancio non sembra quello di un portiere, ma di un regista con un’esperienza e una qualità massima. Il resto lo fanno la corsa ed il dribbling di Leão, che aggancia la palla, supera senza troppi problemi Bereszyński e batte Falcone. Il portoghese percorre tutto il campo per andare ad abbracciare il suo portiere. Per rendere l’idea, il suggerimento del francese attraversa quasi tutto il prato, poiché parte dal limite della propria area e termina poco prima di quella avversaria. Il Milan vince la partita senza raddoppiare, ma anche senza rischiare.

Rispetto alle altre giocate sinora descritte, questa non è una parata ed è un piccolo momento di un campionato decisamente lungo. Il suddetto lancio è però una dimostrazione delle capacità di Maignan, il quale ama giocare la palla con i piedi, ma lo fa solo se strettamente necessario, proprio come dovrebbe fare un portiere esperto. L’imbeccata per Leão è la valorizzazione di una giocata proveniente dal passato calcistico, come a voler ricordare che a volte si può lanciare lungo e servire il giocatore più forte, anche senza costruire dal basso.

Proprio la comprensione dei momenti e della possibilità di effettuare certe giocate è la cosa che colpisce di Maignan, oltre alla sua già nota esplosività. Osservando attentamente il comportamento dell’ex Lille, si può notare una praticità assoluta nelle sue scelte. Questo assist ne è l’esempio massimo. Il portiere francese avrebbe le capacità tecniche per prendersi dei rischi, ma evita qualsiasi giocata non richiesta, realizzando solo quelle che servono realmente alla squadra. In questo caso sa che può ricorrere all’uso dei suoi piedi educati e lancia il compagno in profondità, ma lo fa solo perché vi sono le condizioni adatte. In poche parole, Maignan è a conoscenza della delicatezza del proprio ruolo. Un concetto in apparenza banale, ma che sempre più frequentemente costa caro a diversi portieri.


Tottenham-Milan 0-0 (08/03/2023)

Ottavi di finale della Champions League 2022/2023, nel primo scontro con il Tottenham i rossoneri, privi di Maignan, vincono di misura grazie alla rete di Brahim Díaz. Gli Spurs arrivano al secondo round, davanti ai propri tifosi, con l’obbiettivo di rimontare il gol di scarto.

In tutta la partita di ritorno la squadra di Antonio Conte crea però poche occasioni, e anzi rischia più volte di andare in svantaggio. La situazione degli inglesi peggiora quando Romero si fa espellere per doppia ammonizione, causata dall’ennesima corsa sulla sinistra di Theo Hernández. Con un gol da rimontare ed un uomo in meno, gli Spurs devono dare il tutto per tutto. In una gara povera di emozioni, l’occasione più grande della gara arriva al 93′ di gioco, quando il Tottenham prova a sfruttare una palla inattiva dalla trequarti rossonera. Il pericolo giunge da un colpo di testa di capitan Harry Kane, che colpisce e indirizza con forza alla destra di Maignan. L’incornata non è angolatissima, ma la difficoltà è data dalla rapidità con la quale la palla scende verso il basso. Una traiettoria che obbliga Magic Mike a dover intervenire in pochissimi millesimi di secondo. L’estremo difensore si lancia verso la palla e respinge lateralmente con entrambe le mani, il solito Theo raccoglie la sfera e dà addirittura vita ad un contropiede, poi terminato con il palo di Origi. La partita si chiude senza reti, il Milan torna tra le prime otto d’Europa ad undici anni di distanza dall’ultima volta, e lo fa anche grazie all’intervento del suo portiere, sempre protagonista nei successi rossoneri.


Irlanda-Francia 0-1 (27/03/2023)

Dopo il Mondiale 2022, Maignan ha ereditato da Hugo Lloris il ruolo di primo portiere della Nazionale francese. L’ex Lille aveva già difeso i pali dei Bleus nelle partite contro Croazia e Austria della Nations League del giugno 2022, ed è poi tornato a farlo in occasione delle qualificazioni per l’Europeo 2024.

I Coqs esordiscono contro l’Olanda, dominando la partita e rifilando un secco 4-0 agli avversari. La seconda sfida, contro l’Irlanda, si rivela invece più equilibrata. La parità regge fino al 50’, quando Benjamin Pavard sblocca il match con un gran tiro da fuori area. Nel caldissimo ambiente della Dublin Arena, la squadra di casa tenta di riempire il più possibile l’area di rigore, sfruttando un calcio d’angolo a favore. A pochi secondi dalla segnalazione del recupero e sotto di un solo gol, Collins riesce a colpire di testa e ad indirizzare con forza la palla sotto la traversa, angolandola abbastanza da poter sperare in un pareggio all’ultimo respiro. Il difensore impatta la sfera quando si trova poco più avanti rispetto al dischetto del rigore. Maignan ha un riflesso felino. Con uno slancio rapidissimo si tuffa alla sua destra e salva i suoi, riuscendo anche a respingere lateralmente, permettendo a Tchouameni di arrivare per primo sul pallone. Il colpo di testa di Collins era destinato a insaccarsi in rete, alla destra del portiere francese, autore di una parata inspiegabile per rapidità d’esecuzione, stile ed efficacia, oltre che per valore. Un intervento che vale una vittoria. Ereditare la maglia di portiere titolare dei transalpini poteva rivelarsi cosa non facile, ma Maignan sembra aver raggiunto un grado di consapevolezza fondamentale per il proprio ruolo, che potrebbe elevarlo a pilastro della Nazionale di Didier Deschamps.


Milan-Napoli 1-0, Napoli-Milan 1-1 (12/04/2023, 18/04/2023)

Dopo aver eliminato il Tottenham agli ottavi, il Milan pesca dall’urna di Nyon il Napoli di Luciano Spalletti, protagonista assoluto in Serie A. L’ultimo scontro tra italiane in una fase ad eliminazione diretta della Champions League risaliva al 2005, quando il Milan stesso sfidò ai quarti i cugini dell’Inter.

Ad ogni modo, il Napoli si presenta a questa sfida con un vantaggio molto rassicurante in campionato. La questione Scudetto sembrerebbe essere già archiviata, ma gli scontri in Coppa tra compagini dello stesso paese vanno oltre valori ben delineati. In poche parole, può succedere di tutto. La vincente della doppia sfida inoltre, potrebbe incontrare l’Inter, impegnata contro il Benfica.

L’andata si gioca a San Siro, ma è il Napoli ad avere la prima grande occasione dopo neanche un minuto. Anguissa mette un pallone in area e Kjaer lascia passare la sfera, Krunić allontana di poco, per poi salvare nuovamente insieme a Calabria su un tiro di Kvaratskhelia a porta praticamente sguarnita. Maignan interviene per la prima volta pochi minuti dopo, su un tiro poco velenoso da parte di Anguissa. Ben più difficile è la successiva parata su Zieliński, che calcia alto e centrale, ma con molta forza.

Nonostante il forcing azzurro, a sbloccare la sfida sono i padroni di casa del Milan, con la rete dell’algerino Ismaël Bennacer, su un’azione nata da una grande giocata a centrocampo del solito Brahim Díaz.

Nella ripresa il Napoli cerca il pari che permetterebbe di portare l’ago della bilancia della sfida dalla propria parte, in vista del ritorno al Maradona. A dire di no ad una traiettoria insidiosa è proprio Maignan, che inizialmente sembra farsi scavalcare dalla palla impattata di testa da Elmas, ma poi indirizzare la sfera sulla traversa.

Nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Anguissa, i partenopei provano a pareggiare i conti anche nei minuti finali. Il divieto giunge però proprio da Magic Mike. All’87’ Giovanni Di Lorenzo raccoglie un cross rasoterra di Politano e calcia con il destro sul primo palo. Il capitano del Napoli colpisce al limite dell’area piccola e tira discretamente forte e alto, ma trova la manona sinistra di Maignan a respingere. L’ex Lille, con un colpo di reni incredibile, alza sopra la traversa e lo fa con le ginocchia quasi a terra. La parata è sensazionale, per i riflessi e per la capacità del portiere di spingere la palla così in alto. In seguito, Maignan compie un’altra uscita non banale e Olivera ha l’ultima occasione per il pari, che però non arriva. Il Milan arriva alla sfida del Maradona con un gol di vantaggio.

Le emozioni non mancano neanche al ritorno e i rossoneri avrebbero la chance di passare avanti in trasferta, ma Giroud si fa ipnotizzare dagli undici metri da Alex Meret. A sbloccare il duello è comunque la squadra di Pioli, che si affida al proprio gioiello portoghese. Leão parte in contropiede e supera quasi tutta la difesa azzurra, per poi servire lo stesso Giroud a porta vuota, che questa volta insacca l’1-0.

I ragazzi di Spalletti vogliono portare la sfida quantomeno ai supplementari, ma servono due gol. A dieci dalla fine Di Lorenzo penetra in area, tenta il cross e si guadagna un calcio di rigore per fallo di mano da parte di Tomori. Il Napoli ha l’occasione di pareggiare e di crearsi eventualmente l’opportunità dei supplementari. Con la realizzazione del penalty potrebbero davvero cambiare le cose. Sul dischetto va Kvara, che sceglie di incrociare con il destro. Maignan indovina l’angolo e respinge con entrambe le mani, rispondendo al rigore parato da Meret. A poco serve il colpo di testa del solito Osimhen, che negli ultimissimi secondi evita la sconfitta ai suoi. Passa il Milan e tutti vanno ad abbracciare Magic Mike, che tra andata e ritorno ha fatto la differenza. I rossoneri tornano in semifinale dopo sedici anni, con un Maignan a dir poco strepitoso.

Solitamente, un miracolo è per definizione un evento fuori dal comune. Il portiere francese sembra però aver ridefinito questo concetto, per via della frequenza con la quale compie delle parate oggettivamente difficili. Con due stagioni in Italia alle spalle, Mike Maignan è ormai diventato uno dei migliori giocatori al mondo e ha avuto una parte non indifferente nelle conquiste del Milan, arrivando a pesare più volte ed in maniera evidente sui risultati delle partite. Le qualità del numero sedici rossonero non sorprendono neanche più, essendo ormai diventato un’assoluta certezza.

Leggi anche: L’impresa irreale del Lille di Christophe Galtier