Il calciomercato è una scienza inesatta, figlio legittimo di uno sport le cui regole nulla hanno a che fare con contratti, trasferimenti, clausole e atti notarili. Il concetto stesso di mercato appartiene a una dimensione strettamente legata agli appassionati, che nel tempo hanno contribuito a rendere i trasferimenti dei giocatori un capitolo a sé stante. Durante le sessioni di mercato, che tutti vorremmo non finissero mai, i destini di squadre, calciatori, agenti, tifosi e allenatori si intrecciano e viaggiano su rotte aeree impensabili, riscrivendo ogni anno le nostre certezze e ricordandoci che forse siamo più legati alle storie di questi uomini che al loro rendimento in campo. Dal calciomercato possono nascere speranze e atroci delusioni, ma soprattutto possiamo raccontare vicende incredibili. Incrociando il prezzo degli acquisti con l’età dei calciatori al momento del trasferimento, otteniamo questa particolare lista dei recordman del mercato: i più costosi per ogni fascia anagrafica. Una lista come le altre, se non fosse che per ciascuno di questi uomini è possibile narrare un momento in cui il calcio è cambiato per sempre.
9 anni: Rhain Davis (Brisbane Strikers ⇢ Manchester United)
Nella lista degli acquisti più costosi della storia del calcio, all’età di 9 anni, troviamo Rhain Davis, passato nella stagione 2007/2008 dal Brisbane Strikers al Manchester United per 200.000 euro.
Quanto deve essere difficile spiegare a un bambino di quell’età che c’è una squadra di calcio dall’altra parte del mondo che ha deciso di spendere una fortuna per vederti giocare con la sua maglia addosso? Sono 16.510 i chilometri che separano Brisbane, Australia, la città natale del piccolo Rhain, da Cheshire, Inghilterra, sede dell’Academy del Manchester United. Nel luglio del 2007, Rhain e la sua famiglia li percorrono tutti per mettere una firma sul contratto che avrebbe potuto cambiare per sempre il corso delle cose.
L’esperienza di Davis con il Manchester United è durata fino al 2013, fino cioè alla scadenza dell’unico contratto firmato. A soli 14 anni, complice anche un infortunio ma soprattutto un rendimento che, per sua stessa ammissione, non è mai stato eccellente, l’accordo non viene rinnovato e, con nessuna squadra interessata a prenderlo, era già giunto il capolinea di questa avventura. Sono storie che solitamente associamo ai veterani, agli esperti ultra-trentenni costretti a reinventarsi sul finale di carriera; invece Rhain è un ragazzino che da poco ha iniziato le scuole superiori e probabilmente non ha ancora avuto modo di scegliere se diventare un calciatore o no.
La sua famiglia ha deciso di rimanere in Inghilterra per permettergli di terminare gli studi e, nel frattempo, ci sono state alcune esperienze minori, la possibilità di giocare con le giovanili australiane e persino una proposta dai Central Coast Mariners. Alla fine, però, non si concretizza nulla. Rhain Davis abbandona il calcio professionistico e oggi conserva solo i ricordi di quella che sembra un’altra vita, una vita in cui sognava di diventare calciatore.
10 anni: Vadis Odjidja-Ofoe (Gent ⇢ Anderlecht)
Nella lista degli acquisti più costosi della storia del calcio, all’età di 10 anni, troviamo Vadis Odjidja-Ofoe, passato nella stagione 1999/2000 dal Gent all’Anderlecht per 100.000 euro.
Croazia, Grecia, Polonia, Inghilterra, Germania e Belgio. Sembra il più classico dei tour delle meraviglie europee, o un normalissimo viaggio di nozze per una coppia di sposi avventurieri, e invece in questo ping-pong di paesi si nasconde molto di più: sono le tappe che raccontano la vita di un giocatore che a soli 10 anni faceva già parlare di sé e del suo talento: Vadis Odjidja-Ofoe, centrocampista belga di origini ghanesi.
Siamo in una fascia di età ancora delicatissima e per Odjidja-Ofoe, nato a Gent, il trasloco è stato molto più leggero rispetto a tanti altri suoi coetanei nati con le stimmate del predestinato, dovendosi spostare comunque all’interno dei confini del suo Paese. Odjidja-Ofoe non ha rispettato le aspettative iniziali, ma la sua è stata comunque una buonissima carriera, onesta e senza tante pretese, ma costellata da molte presenze in campo europeo, alcuni trofei e ben tre gettoni con la nazionale maggiore del Belgio.
11 anni: Rodri (Rayo Majadahonda ⇢ Atlético Madrid)
Nella lista degli acquisti più costosi della storia del calcio, all’età di 11 anni, troviamo Rodri, passato nella stagione 2007/2008 dal Rayo Majadahonda all’Atlético Madrid per 1,5 milioni di euro.
La storia di Rodri parte da lontano, dalla città di Majadahonda. Qui ha sede la squadra di calcio che porta il nome della città, il Rayo Majadahonda, che gioca al Cerro del Espino, un piccolo impianto da 3.000 posti. Sembra assurdo pensare che in questa città di contadini e pastori – Majadahonda deriva dalla crasi tra ‘majada‘ che significa ovile, e ‘hondonada‘ che significa avvallamento – abbiano vissuto e giocato alcuni tra i migliori giocatori dell’epoca contemporanea. Nell’estate 2007 ben tre giovanissimi furono girati dalle giovanili del Rayo alle giovanili dell’Atlético Madrid, probabilmente in base a un accordo di affiliazione: due di questi erano i gemelli Lucas e Theo Hernández, ufficialmente ceduti a titolo gratuito, mentre il terzo era Rodri.
Da quel giorno per il mediano spagnolo è iniziata un’avventura che lo ha portato sul tetto d’Europa e ad affermarsi come uno dei migliori interpreti del nostro tempo. A lanciare Rodri tra i professionisti è stato però, curiosamente, il Villarreal, che nel 2013 lo ha prelevato a titolo gratuito, a 17 anni, salvo poi rivenderlo nuovamente all’Atlético qualche anno dopo. Insomma, i Colchoneros hanno avuto bisogno di farsi convincere due volte da questo ragazzino prodigio, ma la prima è stata sufficiente per scrivere – per il momento – il suo nome negli almanacchi. Un investimento che sembra un azzardo, fruttato poi con la cessione per 70 milioni di euro agli Sky Blues.
12 anni: Lionnel Franck (Valencia ⇢ Real Madrid)
Nella lista degli acquisti più costosi della storia del calcio, all’età di 12 anni, troviamo Lionnel Franck, passato nella stagione 2001/2002 dal Valencia al Real Madrid per 375.000 di euro.
Nato a Yaoundé, in Camerun, nel 1989, Lionnel Franck Djimgou Tchoumbou è entrato nelle giovanili del Valencia ad appena 10 anni, dopo un breve passaggio nel Godella, una affiliata giovanile. Nel 2001 arriva il momento più importante della sua giovane carriera: il Real Madrid decide di prelevarlo dalle giovanili del Valencia grazie al consiglio dell’osservatore Paco Gòmez, che suggerisce di sfruttare il classico cavillo burocratico di turno: a causa di motivi prettamente legali, Franck non poteva essere registrato come giocatore del Valencia e pertanto, seppur apparentemente di proprietà del club, rimase “parcheggiato” nel Godella, senza firmare un vero e proprio contratto. Il Real ha così convinto il ragazzo a partecipare con i propri colori al torneo La Espiga, rassegna di calcio giovanile che ha visto transitare negli anni stelle come Iniesta, Torres e Llorente. Franck in campo mette in mostra tutto il proprio repertorio e trascina i suoi alla vittoria finale, grazie a una tripletta nella partita conclusiva proprio contro i suoi ex compagni del Valencia. Implacabile ad appena 12 anni, l’exploit gli vale il titolo di capocannoniere della rassegna, un viaggio a Disneyland Paris e la firma con il Real Madrid.
Nella capitale ci arriva dunque dopo un lunghissimo ed estenuante braccio di ferro legale tra le due società, che non volevano lasciarsi sfuggire il prossimo talento del calcio africano. Ci rimarrà fino al 2008, prima di salutare e iniziare, appena maggiorenne, il lento declino della sua carriera da calciatore. Dopo una stagione in terza divisione con il Real Madrid C, arrivano lo Xerez, il prestito al San Fernando, poi di nuovo Xerez ma con la seconda squadra, poi Alicante e infine, nel 2010, in Lettonia con l’FC Daugava, mettendo insieme 5 partite e 0 reti. Un ultimo passaggio all’ISC Requena, sempre in Spagna e poi basta, è sufficiente: Franck smette a soli 24 anni.