33 anni: Cristiano Ronaldo (Real Madrid ⇢ Juventus)
Seguendo meramente l’andamento dei prezzi di questa classifica, inversamente proporzionale al crescere dell’età dei giocatori, verrebbe da stupirsi nel leggere che un giocatore di trentatré anni è stato pagato ben 117 milioni di euro. Ma parliamo di Cristiano Ronaldo, un uomo che è stato molto più che un semplice attaccante. Ronaldo mette la firma sul suo passaggio in Italia il 3 aprile del 2018, durante l’andata dei quarti di finale di Champions League. Allo Juventus Stadium è il minuto 64 e il portoghese vola in cielo per mettere a segno uno splendido gol in rovesciata. Dopo quella rete, dopo l’ovazione intera dello Stadium, dopo aver visto così da vicino un capolavoro d’arte contemporanea, non mettere mano al portafogli per assicurarsi un giocatore di quel calibro sarebbe stato un delitto.
34 anni: Yann Sommer (Borussia Mönchengladbach ⇢ Bayern Monaco)
Con il passaggio al Bayern Monaco per 9 milioni di euro, arrivato nella pausa invernale/post-Mondiale del gennaio 2023, Yann Sommer ha ufficialmente scavalcato José Fonte in classifica, prendendosi inoltre la porta dei campioni di Germania. Sembrava impossibile, fino a qualche stagione fa, immaginare un portiere che non fosse Manuel Neuer tra i pali dei bavaresi e invece è accaduto davvero a seguito di una straordinaria coincidenza: il 9 dicembre 2022, durante le sue vacanze post-Mondiale, il portiere tedesco si è fratturato la gamba destra mentre sciava, costringendo la sua squadra a operare sul mercato e accendendo molteplici dubbi sulla effettiva titolarità futura di Neuer. La risposta è stata il solidissimo portiere svizzero, che a trentaquattro anni si è finalmente laureato campione di Germania dopo quasi dieci anni trascorsi in Bundesliga. Curiosamente, Sommer è uno dei portieri appartenenti all’antica scuola dei portieri brevilinei: con i suoi 183 centimetri è solo 2 cm più alto, ad esempio, di Jean François Gillet, uno dei portieri più bassi della storia recente della Serie A.
35 anni: José Luis Chilavert (Vélez Sarsfield ⇢ Strasburgo)
La particolarità del trasferimento che ha portato una seconda volta Chilavert in Europa per 5,3 milioni di euro è tutta racchiusa nel fatto che la cifra spesa dalla squadra francese di Strasburgo era estremamente elevata per il periodo, novembre 2000, specie se rapportata alla sua età. José Chilavert arrivò nel campionato francese quando ormai era prossimo a sparare gli ultimi colpi della sua cartucciera, riuscendo comunque a segnare il rigore decisivo che ha regalato alla sua squadra la Coppa di Lega nel 2001 e poi a strappare un pass per il Mondiale del 2002. Ha chiuso la sua carriera da autentica leggenda del calcio sudamericano, segnando 62 reti grazie ai suoi calci di punizione velenosi. Il dettaglio da non trascurare, per chi non lo conoscesse, è che era un portiere.
36 anni: Cristiano Ronaldo (Juventus ⇢ Manchester United)
Ronaldo è di fatto l’unico giocatore insieme a Neymar e Koulibaly ad essere presente per due volte in questa classifica. Il suo ritorno a Manchester nel 2021 per 15 milioni di euro lo ha spostato più in là nella graduatoria e solo il caso ha impedito che rientrasse nuovamente nello slot dei 37 anni: il suo passaggio all’Al-Nassr nel 2023 è arrivato a parametro zero, poiché il portoghese si è svincolato dallo United a seguito di un’intervista poco gradita e velenosa nei confronti della sua squadra. Senza di quella, probabilmente, il suo trasloco in Arabia Saudita sarebbe comunque arrivato ma solo a fronte del pagamento del prezzo di cartellino.
37 anni: Jacques Songo’o (Deportivo La Coruña ⇢ Metz)
Tre volte vincitore della Coppa d’Africa col Camerun, Songo’o è probabilmente il miglior portiere della storia del calcio camerunense. La sua carriera ha visto largamente la Francia come sfondo: Toulon, Le Mans e Metz le sue tre squadre, con quest’ultima che ha fatto da spartiacque tra due esperienze al Deportivo La Coruña, in Spagna, dove ha trascorso gran parte della sua carriera. Il Metz lo acquistò nel 2001 per 6,5 milioni di euro, un’enormità per un giocatore alla soglia dei quarant’anni. Il motivo è presto detto: nonostante la veneranda età, Songo’o nella stagione 1999/2000 era riuscito a conquistare il prestigioso Trofeo Zamora – assegnato al miglior portiere del campionato spagnolo –, un motivo più che sufficiente per puntare ancora su di lui.
38 anni: Marko Simeunovič (AEL Limassol ⇢ Interblock Lubiana)
Tra i pali della Nazionale slovena solo Samir Handanovič è riuscito a mettersi davanti a Simeunovič. Una carriera spesa tra Serbia, Turchia, Slovenia e Cipro, con undici trofei vinti tra campionati e coppe. Simeunovič è stato anche il portiere titolare della Slovenia nel Mondiale del 2002, conclusosi per lui e i suoi compagni al termine della fase a gironi. Nel 2006 l’Interblock, appena promosso nella massima serie slovena, decide di mettere mano al portafogli staccando un assegno da 900.000 euro per riportarlo in patria. Tredici partite disputate tra ottobre ed aprile, a 38 anni, per aiutare la sua squadra a salvarsi a fine stagione, portandolo a chiudere la sua carriera con un’altra soddisfazione.
39 anni: Craig Brewster (Inverness ⇢ Dundee United)
Nel gennaio del 2006 sembrava tutto apparecchiato per il grande ritorno di Craig Brewster, punta centrale scozzese, al Dundee United, che per assicurarselo ha messo sul banco 400.000 euro da versare all’Inverness. Brewster aveva già vestito la maglia dei Terrors dal 1993 al 1996 e a dispetto dell’età aveva messo a segno sei reti e due assist nell’ultima stagione di Scottish Premiership. Ma questa non è una storia a lieto fine: il ritorno di Brewster si è manifestato in quattro piccoli spezzoni di gara, a cavallo di due stagioni, portando le parti a separarsi, col giocatore che ha proseguito poi con Aberdeen, Inverness nuovamente e Ross Counti, ritirandosi nel 2010 a 44 anni.
40 anni: Bogdan Stelea (Unirea Urziceni ⇢ Brașov)
Non poteva che essere un portiere a chiudere questa classifica. A quarant’anni il leggendario portiere rumeno – 91 caps con la sua nazionale – si è concesso un’ultima, grande stagione nella massima serie di casa. Stelea in quell’annata si è distinto giocando 23 partite, subendo 15 reti e mantenendo inviolata la porta in 13 occasioni, aiutando la sua squadra a issarsi fino al nono posto. Un computo di tutto rispetto, che è valso interamente i 100.000 euro versati per lui dal Brasov, che gli ha permesso di chiudere la sua carriera alla grande.
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