peggiori debutti calcio

Dieci debutti calcistici da dimenticare

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Uno dei proverbi italiani più diffusi recita «chi ben comincia è a metà dell’opera», ma nel calcio non è sempre così. Non esiste una regola scritta. Quante volte abbiamo visto calciatori autori di esordi perfetti che poi, per i motivi più disparati, non hanno rispettato le aspettative createsi? Esempi come quello di Krasić alla Juventus ne troviamo a bizzeffe, ma altrettanti ne possiamo trovare nel verso opposto: neo apparizioni che non sempre hanno raccontato l’intera storia, ma che sicuramente hanno lasciato una prima impressione da dimenticare. Abbiamo selezionato in questo articolo dieci tra i peggiori debutti nella storia del calcio.


I peggiori debutti nel calcio – Moisés Caicedo

Il più recente debutto in questa lista è quello di Moisés Caicedo. Il talentuoso centrocampista ecuadoriano è stato uno dei protagonisti principali del calciomercato dell’estate 2023, al centro di un acceso confronto tra Liverpool e Chelsea. L’ex Brighton, nonostante l’accordo che il suo club aveva trovato con i Reds, ha scelto di vestire la maglia dei Blues per la cifra monstre di circa 135 milioni di euro, tra parte fissa e bonus – al momento è il secondo acquisto più costoso nella storia dei londinesi, dietro al compagno di reparto Enzo Fernández.

Il classe 2001 ha esordito il 20 agosto, sei giorni dopo il suo arrivo, subentrando al 61’ contro il West Ham, nella gara valida per la seconda giornata di Premier League. Una mezz’oretta a dir poco disastrosa, nella quale ha perso ben 8 possessi, sbagliato un passaggio che ha portato ad una grande occasione e soprattutto commesso il fallo da rigore che al 94’ ha portato al 3-1 finale. Sicuramente il peso delle aspettative ha giocato un brutto scherzo a Caicedo, ma il ragazzo ha tutto il tempo per dimostrare di che pasta è fatto.

I peggiori debutti nel calcio – Henrik Larsson

Quando nell’estate del 1997 Henrik Larsson arriva a Glasgow, i tifosi del Celtic non sanno cosa aspettarsi: è stato un grande protagonista ad USA 1994, portando la Svezia ad una storica semifinale, ma è arrivato dal Feyenoord per una cifra irrisoria – appena 650.000 sterline. E i primi tempi con la maglia bianco-verde non fanno presagire nulla di buono: nella gara contro l’Hibernian parte dalla panchina, ma nonostante al suo ingresso in campo i tifosi scozzesi gli riservino un caloroso benvenuto, lo svedese sente la pressione. Al 75’ passa erroneamente il pallone a Chick Charnley, che scaraventa dai venti metri un portentoso mancino alle spalle del portiere e chiude l’incontro sul 2-1.

Non va meglio l’esordio in Coppa UEFA: dopo aver perso 2-1 l’andata contro gli austriaci del Tirol Innsbruck, al Celtic Park gli scozzesi devono vincere per accedere al terzo turno. Gli Hoops vanno sul 2-1 allo scadere del primo tempo, ma subito dopo è proprio un autogol di Larsson a riportare avanti i tirolesi. Fortunatamente per lo svedese, nella seconda frazione i suoi dilagano chiudendo l’incontro sul 6-3.

Un inizio decisamente complicato per Henke, che però nel giro di sette anni diventerà una vera e propria leggenda del Celtic, vincendo quattro campionati, due Coppe di Lega scozzese e due Coppe di Scozia e segnando 242 gol in 313 gare.



I peggiori debutti nel calcio – Zlatan Ibrahimović

Da una leggenda svedese ad un’altra, anche Zlatan Ibrahimović ha dovuto faticare prima di imporsi nella squadra che più di tutte ha sentito sua, il Milan. È la seconda giornata di Serie A del campionato 2010/2011, e i rossoneri vanno in trasferta a Cesena. I romagnoli tornano in Serie A dopo ben diciannove anni, e se in quella stagione riusciranno a salvarsi sarà anche merito di questo upset contro i più quotati Diavoli di Massimiliano Allegri. Al Manuzzi, infatti, il Cesena fa passare un brutto quarto d’ora al Milan, andando in vantaggio di due reti con Erjon Bogdani ed Emanuele Giaccherini, mentre un Ibrahimović all’esordio sembra davvero poco ispirato.

L’occasione per lo svedese si palesa a pochi minuti dalla fine: viene assegnato un rigore all’87’ che potrebbe far partire un’incredibile rimonta, ma Ibra allarga troppo il piattone e la palla si stampa sul palo. Il Milan lascia Cesena con le ossa rotte, ma alla fine dell’anno porta a casa il diciottesimo scudetto della sua storia. Nonostante il pessimo inizio, Zlatan chiuderà quell’annata con ben 21 gol e 12 assist a referto.

I peggiori debutti nel calcio – Jonathan Woodgate

La carriera di Jonathan Woodgate sarebbe dovuta andare molto diversamente. Nonostante i numerosi infortuni, a Leeds tutti lo etichettavano come un vero e proprio astro nascente della difesa inglese, e il classe 1980 alimentò tale sensazione quando – dopo il passaggio al Newcastle – nella semifinale di andata di Coppa UEFA 2003/2004, contro il Marsiglia, annullò completamente le offensive di Didier Drogba. Nella stagione successiva, il Real Madrid decide di acquistarlo per circa 20 milioni di euro, ma a causa dei continui problemi fisici l’esordio del difensore inglese slitta fino al settembre del 2005, all’inizio della sua seconda annata con i Blancos.

Il tanto atteso debutto, nella gara contro l’Athletic Bilbao, vede però l’inglese protagonista in quello che secondo molti è il peggior esordio di sempre. Al 25’ insacca di testa un autogol per l’iniziale vantaggio basco, mentre nel secondo tempo lascia i suoi in dieci uomini dopo aver commesso un secondo fallo da ammonizione. Comparirà diverse altre volte nell’undici iniziale del Real Madrid, ma ancora una volta gli infortuni avranno la meglio sul centrale inglese, che saluterà anzitempo la capitale spagnola.


I peggiori debutti nel calcio – Lionel Messi

Fa strano vedere uno come Lionel Messi in una lista come questa, ma anche ai migliori possono capitare questi incidenti di percorso. È il 17 agosto 2005, e un appena diciottenne rosarino sta cominciando a farsi strada nel calcio che conta. L’allora allenatore dell’Argentina Nèstor Pekerman decide di farlo esordire nell’amichevole contro l’Ungheria di Matthäus. A Budapest il risultato è appena cambiato, i sudamericani sono passati in vantaggio con una capocciata di Heinze, e serve qualcuno che possa spaccare in due la difesa magiara e sfruttare le ripartenze. Messi entra al posto di Lisandro López al 64’ e al primo pallone toccato sprinta tra i difensori ungheresi, ma allarga troppo il braccio nel tentativo di scrollarsi di dosso la marcatura di Vilmos Vanczák, colpendolo al volto. Per Markus Merk non ci sono dubbi: è rosso diretto.

Inutili le proteste dei compagni, il debutto di Messi con la Nazionale maggiore è durato meno di un minuto. Il ragazzino scoppia a piangere, ma ancora non sa che ha tutto il tempo per rifarsi e consacrarsi definitivamente nella leggenda della Selección vincendo un oro olimpico, una Copa América e soprattutto il Mondiale del 2022. Anni dopo, in un’intervista a ‘The Athletic‘, Vanczák ha scherzosamente dichiarato che forse è proprio grazie a lui se la leggendaria carriera internazionale di Messi ha avuto inizio.

I peggiori debutti nel calcio – Gervinho

Nell’estate del 2011, dopo aver stupito tutti e conquistato il double domestico con la maglia del Lille, l’ala d’attacco ivoriana Gervinho, approda alla corte di Arsène Wenger. Lo storico tecnico dell’Arsenal lo butta subito nella mischia alla prima partita di Premier League, in casa del Newcastle.

Nonostante il punteggio sia fermo sullo 0-0, Gervinho non sta sfigurando. Peccato non abbia fatto i conti con Joey Barton. Il centrocampista bianconero al 75’ accusa l’avversario di simulazione, per poi prenderlo per il collo e dare il via ad una rissa. Gervinho di tutta risposta tira uno schiaffo a Barton, il quale, conscio dell’imminente arrivo dell’arbitro, si tuffa a sua volta per terra.

Risultato? Gervinho si becca un rosso diretto e ben tre giornate di squalifica. Non si può delinquere in casa del Criminale.


I peggiori debutti nel calcio – Francesco Cassata

Per un calciatore italiano o cresciuto in Italia, l’esordio in Serie A è senz’altro uno dei momenti più indimenticabili della propria carriera. E lo è stato anche per Francesco Cassata, ma per i motivi sbagliati.

Il classe 1997, a pochi minuti dalla fine di SPAL-Sassuolo, riceve l’ok per l’ingresso in campo e il tanto atteso debutto, rilevando il match winner Matteo Politano. Dopo appena 158 secondi, però, Cassata entra a gamba tesa su Manuel Lazzari e per l’arbitro non può che essere rosso diretto.

Per quanto l’attuale centrocampista dello Spezia possa ricordare con amarezza quel giorno, grazie a questo episodio può vantare un primato davvero singolare. La sua infatti è l’espulsione più veloce per un esordiente in Serie A, un record in negativo di cui andare particolarmente orgogliosi.

I peggiori debutti nel calcio – Tomáš Řepka

Il difensore ceco Tomáš Řepka, ricordato in Italia per i suoi trascorsi con la maglia della Fiorentina – con cui vinse anche la Coppa Italia nel 2001 –, dopo la parentesi in Serie A decise di volare in Inghilterra, per accasarsi al West Ham alla cifra record per il club di circa 8,5 milioni di euro. Con gli Hammers giocherà quasi 200 partite, consolidandosi come difensore di buon livello.

I suoi primi passi in Premier League sono tuttavia particolarmente negativi. Nella sconfitta per 2-0 contro il Middlesbrough, il nativo di Brumov-Bylnice si fa prima ammonire per aver lanciato il pallone lontano, e poi espellere per aver trattenuto Dean Windass per i pantaloncini. Quello che rende tutto più singolare è che, dopo aver scontato la squalifica, riesce a farsi espellere ancora nel giro di due gare, sempre per doppia ammonizione.

L’ex centrale della Repubblica Ceca oggi conduce un podcast in cui parla principalmente di calcio locale. Il nome? Red Card, ovviamente.


I peggiori debutti nel calcio – Seydou Doumbia

Nel mercato di riparazione della stagione 2014/2015 la Roma di Rudi Garcia cerca rinforzi per insidiare la Juventus nella lotta scudetto – ma anche perché il disastroso rendimento di Iturbe rende il trentacinquenne Francesco Totti un punto inamovibile dell’attacco giallorosso. Dopo aver opzionato vari profili, la società sceglie di puntare tutto sul bomber del CSKA Mosca Seydou Doumbia.

L’esordio dell’ivoriano viene rimandato per via della vittoria della sua Nazionale in Coppa d’Africa, ma il numero ottantotto ha giusto il tempo di tornare nella capitale, per essere subito schierato titolare contro il Parma.

La prestazione di Doumbia è a dir poco scioccante: goffo, spaesato, sempre anticipato dai difensori e mai realmente incisivo. Quando a cinque minuti dalla fine – con il risultato ancora bloccato sullo 0-0 – Garcia lo richiama in panchina per far entrare Sanabria, dalla Curva Sud si alza una marea di fischi tutti diretti all’ivoriano.

Arrivato con i migliori auspici, Doumbia è ancora oggi ricordato a Roma come uno dei peggiori acquisti di sempre.

I peggiori debutti nel calcio – Gonzalo Higuaín

Nel corso della sua carriera, le impressionanti abilità con il pallone tra i piedi di Gonzalo Higuaín sono state spesso oscurate da una grande fragilità caratteriale. La stessa fragilità che lo ha portato ad allontanarsi dalle pressioni del calcio europeo a soli trentadue anni, per volare alla volta degli Stati Uniti. Nel settembre del 2020 firma infatti con l’Inter Miami di David Beckham, e a fine settembre esordisce in MLS contro il Philadelphia Union.

Higuaín sfiora il golazo scheggiando il palo in rovesciata, ma i suoi vanno sotto di due gol. Ad un quarto d’ora dalla fine ha però la possibilità di riaprire il match dal dischetto, ma calcia malissimo e spedisce il pallone lontano dallo specchio. Gli avversari non si fanno scrupoli ed esultano proprio sotto il naso dell’argentino, che reagisce di pancia scagliandosi a muso duro contro di loro e sfiorando la rissa.

La serenità, che per anni ha cercato senza riuscire mai a trovarla a pieno, la otterrà soltanto al momento del ritiro, con i riflettori definitivamente spenti e non soltanto apparentemente dormienti.

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